TORONTO – Il settore immobiliare non decolla. Le vendite di case sono diminuite in tutto il Canada a marzo, a causa dell’incertezza sui dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha causato un crollo dei prezzi e della domanda. É questa l’istantanea scattata dalla Canadian Real Estate Association (CREA).
A marzo le vendite delle case sono diminuite del 9,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso mentre in confronto al mese scorso il Canada ha registrato un calo del 4,8% nelle vendite. Inoltre a livello nazionale le vendite di case sono crollate del 20% rispetto a novembre 2024.
Per quel che riguarda il prezzo medio nazionale delle case in Canada, lo scorso mese era di 678.331 dollari, in calo del 3,7% rispetto a marzo del 2024.
E, considerata l’incertezza economica che sta tenendo gli acquirenti di case ai margini del mercato immobiliare, la CREA ha rivisto le previsioni, più ottimistiche, per l’anno a venire. L’associazione prevede la vendita di 482.673 case quest’anno, con un calo dello 0,2%. Si tratta di una revisione rispetto alla precedente previsione, che indicava un aumento dell’8,6% del numero di case vendute. “Fino a questo momento, il calo delle vendite immobiliari è stato dovuto principalmente all’incertezza causata dalle tariffe. In futuro, il mercato immobiliare canadese dovrà anche fare i conti con le ricadute economiche effettive – ha affermato Shaun Cathcart, economista senior del CREA – in breve tempo siamo passati da un anno di ripresa netta a una fase di stagnazione, nella migliore delle ipotesi”.
Di conseguenza l’associazione pronostica che il prezzo medio nazionale delle case diminuirà di un leggero 0,3% annuo, assestandosi a 687.898 dollari nel 2025, circa 30.000 dollari in meno rispetto alle previsioni di inizio gennaio.
A registrare lievi cali dei prezzi medi delle case dovrebbero esere l’Ontario e la British Columbia.
Altre province dovrebbero invece registrare un aumento del prezzo medio delle case che, stando alle previdsioni, nel 2025 dovrebbe essere tra il 3 e il 5%.
Lievi cambiamenti sono in vista con l’inizio dell’anno nuovo. Il CREA prevede una ripresa dell’attività immobiliare nel 2026, con un aumento previsto del 2,9% delle vendite immobiliari a livello nazionale, che raggiungeranno quota 496.487. Ciò significherebbe però che la cifra nazionale non riuscirebbe a superare il mezzo milione per il quarto anno consecutivo.
L’esperto di mutui di NerdWallet Canada Clay Jarvis, ha affermato che, sebbene si preveda un forte calo dei prezzi delle case a causa dell’incognta dazi, il tonfo del 20% da novembre, è stato un vero “shock”. “Aprile, quando il mondo ha raggiunto il picco dell’isteria tariffaria, sarà probabilmente ancora peggiore per il mercato. Ma ora che Trump ha revocato molti dei suoi dazi e potrebbe farlo anche per quelli che ha imposto sulle automobili canadesi, gli acquirenti potrebbero tornare gradualmente sul mercato prima dell’estate – ha affermato – i tassi dei mutui sono piuttosto allettanti e le persone possono sopportare fino a un certo punto gli impatti negativi prima di decidere di tornare alla propria vita”.
Foto: www.canadianrealestatemagazine.ca