Canada

L’economia non cresce più, recessione più vicina in Canada

TORONTO – Il Canada si sta avviando verso la recessione tecnica. La conferma è arrivata ieri dai dati pubblicati da Statistics Canada che mettono in luce come ad agosto, per il secondo mese consecutivo, si è registrata crescita zero nel Prodotto Interno Lordo, una tendenza che secondo le analisi preliminari dovrebbe continuare anche nell’immediato futuro.

E sempre le stime preliminari, in attesa dei dati del prossimo mese, parlano di un terzo trimestre del 2023 dove la nostra economia ha subito una contrazione, seppure minima, pari allo 0,1 per cento. Tecnicamente si entra in recessione con due trimestri consecutivi dove l’economia registra un calo: di conseguenza, è molto probabile che il Canada si troverà in una fase recessiva entro la fine del 2023. Nulla di troppo allarmante, avvertono gli economisti, visto che la contrazione del Prodotto Interno Lordo era stata ampiamente prevista e anzi era stata messa in cantiere in proporzioni ben più significative. Ma a preoccupare è più che altro l’effetto psicologico della recessione nei nostri comparti produttivi, nei conseguenti piani d’investimento e del generale andamento della nostra economica.

Il Prodotto Interno lordo canadese ad agosto è stato di 2,082 trilioni di dollari durante il mese. Si tratta di poco più di 2,081 trilioni di dollari del mese precedente.

Il rapporto di Statistics Canada afferma che 8 comparti produttivi su 20 sono cresciute ad agosto, mentre la crescita dei settori produttori di servizi è stata compensata dai settori produttori di beni.

Tra i settori che hanno registrato una crescita ci sono il commercio all’ingrosso, l’estrazione mineraria, l’estrazione di petrolio e gas. Settori come l’agricoltura e la silvicoltura, l’industria manifatturiera, la vendita al dettaglio e i servizi di alloggio e ristorazione si sono invece ridotti.

Si prevede che gli alti tassi di interesse continueranno a frenare la crescita dell’economia, in particolare perché un numero maggiore di famiglie rinnova i mutui a tassi d’interesse più elevati.

Una recente previsione della Banca del Canada suggerisce che la crescita economica rimarrà debole per il resto dell’anno e nel 2024. Il calo della spesa causato dall’aumento dei costi di finanziamento dovrebbe contribuire a raffreddare l’inflazione elevata, che a settembre si attestava al 3,8%.

La Banca del Canada prevede che l’inflazione annuale tornerà all’obiettivo del 2% nel 2025, anche per via dell’effetto di raffreddamento apportato dai tassi d’interesse al 5 per cento, il livello più alto degli ultimi 22 anni.

Il rallentamento economico registrato da Statistics Canada potrebbe avere degli effetti benefici sull’inflazione, scesa costantemente negli ultimi mesi dopo il picco dell’8,1 per cento registrato nell’agosto del 2022.

A preoccupare semmai continuano ad essere i prezzi dei beni alimentari e dei prodotti che compongono il carrello della spesa, che sono in calo ma una velocità nettamente inferiore rispetto all’inflazione generale.

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