TORONTO – Cresce l’attesa per i dati relativi all’inflazione di maggio. Il perché è presto detto: di fronte a un nuovo possibile raffreddamento dell’aumento del costo della vita aumenterebbe la probabilità di un ulteriore taglio del tasso di sconto a luglio da parte di Bank of Canada. Occhi puntati, quindi, sul rapporto mensile di Statistics Canada, che sarà presentato oggi e dovrebbe confermare – almeno questo dicono le previsioni della vigilia – un ulteriore trend al ribasso rispetto ai mesi scorsi, quando comunque è già stato registrato un significativo rallentamento dell’inflazione.
In aprile, secondo StatCan, il costo della vita è stato del 2,7 per cento, e secondo alcuni economisti a maggio si dovrebbe continuare su questo trend, con un possibile ulteriore calo dello 0,1-0,2 per cento. Al di là di queste correzioni marginali, quello che il governatore di Bank of Canada Tiff Macklem vuole vedere è il proseguimento di quanto accaduto dalla fine del 2023: il contenimento dell’ondata inflazionistica che ha colpito il Canada nella primavera del 2022 e che ha provocato l’aumento dei tassi d’interesse fino al 5 per cento.
Il mese scorso, per la prima volta negli ultimi quattro anni, la Banca Centrale ha apportato un taglio al tasso di sconto, un’operazione che potrebbe ripetere anche a luglio. Per ora comunque non vi sono certezze a questo riguardo. Macklem ha ripetuto alla nausea che Bank of Canada agirà seguendo un unico indicatore: quello della prudenza. E questo perché non si vuole correre il rischio di vanificare tutti gli sforzi fatti per contenere l’inflazione.
Ulteriori indicazioni sulle future strategie di politica monetaria di Bank of Canada sono contenute nelle delibere dello scorso 5 giungo, quando è stato deciso il primo taglio. Nei tabulati si sottolinea come tra le ipotesi in ballo c’era anche quella di mantenere ancora per un mese i tassi al 5 per cento. Una decisione che però è stata accantonata proprio alla luce dei dati sull’inflazione di aprile. Allo stesso tempo, sempre nelle delibere di inizio mese, il governatore della Banca Centrale sottolinea a più riprese come la politica del taglio dei tassi sarà attuata in modo graduale, per evitare possibili scossoni.
In questa congiuntura economica, infatti, la chiave di volta è rappresentata dalla difesa dell’equilibrio costituito da tutti i fattori principali: la crescita economica, l’inflazione, i livelli di disoccupazione e il potere d’acquisto delle famiglie. Per questo Macklem vuole procedere lentamente, vagliando con attenzione gli effetti dei tagli mese per mese. In questa sorta di road map monetaria conosciamo solamente la direzione: quella del graduale taglio. Ma sulla tempistica non vi sono certezze. D’altro canto questo tipo di strategia è stata adottata anche in Europa, con la Banca Centrale europea che ha tagliato dello 0,25 per cento i tassi d’interesse senza fornire future indicazioni per l’ulteriore abbassamento del costo del denaro.
More Articles by the Same Author:
- Ancora stallo sui dazi doganali ma la minaccia resta concreta
- Freeland e Gould scendono in campo, Melanie Joly appoggia Carney
- Carney in campo, Freeland proporrà di eliminare la Carbon Tax
- Carney scende in campo, guanto di sfida a Freeland
- È già sfida tra Carney e Freeland: Gould si candida, no di Champagne