Canada

Suppletive, batosta alle urne per Trudeau: decisivo il voto degli italocanadesi

TORONTO – La catastrofe alle urne, temuta e in qualche modo preannunciata, si è materializzata per Justin Trudeau. Alle elezioni suppletive i liberali dei primo ministro hanno clamorosamente perso nel distretto di LaSalle-Émard-Verdun, conquistato dal Bloc Quebecois, mentre nella circoscrizione di Elmwood-Transcona l’Ndp è riuscito a mantenere il seggio con la vittoria di Leila Dance.

La sconfitta a Montreal, in un distretto considerato un feudo grit sicuro e inattaccabile, è arrivata per un margine irrisorio: appena 248 voti hanno diviso il neodeputato blocchista Louis-Philippe Sauvé dalla candidata liberale Laura Palestini. A determinare la debacle è stato il voto degli italocanadesi, che in questa zona di Montreal premiano quasi sempre il candidato liberale e che questa volta hanno dato all’altro candidato di origine italiana Louis Ialenti i voti necessari a certificare la sconfitta del partito del primo ministro. Stando ai numeri di Elections Canada, Louis-Philippe Sauvé ha raccolto il 28.02 per cento dei consensi, contro il 27.23 della Palestini, il 26.05 del neodemocratico Craig Sauvé e l’ 11.59 di Ialenti.

A questo punto, se teniamo conto dei clamorosi risultati di LaSalle-Émard-Verdun e li sommiamo a quelli delle byelections estive di Toronto-St.Paul’s, possiamo tranquillamente dire che per i liberali non esiste più alcun seggio sicuro in tutto il Paese. Tanto per capire le proporzioni della sconfitta dei liberali, basta pensare che nelle due precedenti elezioni l’ex ministro grit David Lamettti aveva vinto in scioltezza, raccogliendo rispettivamente il 44 e il 43 per cento dei voti validi. Un vantaggio, quello dei liberali, che è stato sperperato in questi mesi e che ha portato alla vittoria di Sauvé.

Detto questo, è evidente come il Bloc Quebecois, dopo la vittoria a Montreal, sia in rampa di lancio in vista del voto del 2025 per fare l’en plei in tutta la provincia francofona, vista anche l’incapacità di penetrazione elettorale dei Conservatori di Pierre Poilievre e delle difficoltà registrate anche dall’Ndp di Jagmeet Singh.

Ieri mattina, un Justin Trudeau palesemente deluso ha dichiarato la sua intenzione a “rimanere concentrato” sul governo dopo aver ricevuto la sua seconda sconfitta inaspettata alle elezioni suppletive negli ultimi mesi.

“Ovviamente, sarebbe stato più bello poter vincere e tenere Verdun, ma c’è ancora del lavoro da fare e rimarremo concentrati sul farlo”, aggiunto.

Dopo aver già segnalato la sua intenzione a rimanere in sella indipendentemente dai risultati, Trudeau ha detto che ci sono “tutti i tipi di riflessioni” su ciò che è andato storto per i liberali.

“Ma la cosa importante è assicurarsi che i canadesi capiscano che la scelta che dovranno fare alle prossime elezioni sul tipo di paese che siamo è davvero importante, e questo è il lavoro che continueremo a fare”.

“Voglio congratularmi con tutti coloro che si sono fatti avanti per mettere il loro nome su una scheda elettorale, in un momento in cui sappiamo che la politica è in un momento difficile. Voglio anche evidenziare le migliaia e migliaia di volontari che sono usciti – molti per il nostro partito, ma anche per altri partiti – per dimostrare che le persone sono ancora molto impegnate”, ha detto Trudeau. “Allo stesso tempo, abbiamo bisogno che le persone siano più coinvolte. Abbiamo bisogno che le persone capiscano cosa c’è in gioco”.

E se Poilievre gongola per il progressivo indebolimento del rivale, è il Bloc a tornare prepotentemente al centro della politica federale. Il partito di Blanchet si è detto disposto a sostenere il governo nei voti di fiducia, ma a questo punto il prezzo politico da pagare per Trudeau sarà davvero molto alto.

In alto, Louis-Philippe Sauvé (foto profilo X del Bloc Quebecois)

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