Canada

Valanga tory nei sondaggi, liberali ancora in caduta libera

TORONTO – Conservatori in fuga, liberali in caduta libera, neodemocratici in stallo. È questa l’istantanea che ci regala 338.canada.com, il portale che aggrega tutti gli ultimi sondaggi e fornisce le proiezioni dei seggi a livello federale.

Se si dovesse votare in questo momento, il Partito Conservatore guidato da Pierre Poilievre si stabilizzerebbe a quota 40 per cento, con il Partito Liberale di Justin Trudeau in discesa al 26 per cento e l’Ndp di Jagmeet Singh al 19 per cento. Il Bloc Quebecois di Yves-François Blanchet catturerebbe l’8 per cento delle intenzioni di voto, i Verdi di Elizabeth May è al 5 per cento mentre il People’s Party di Maxime Bernier non andrebbe oltre il 2 per cento.

Ma la reale situazione dei rapporti di forza tra le varie formazioni politiche la si vede più nitidamente con la distribuzione dei seggi sulla base delle intenzioni di voto. Ebbene, secondo 338.canada.com, i conservatori sono nettamente in testa in 199 circoscrizioni elettorali, bel al di sopra del numero magico 170 – la quota minima indispensabile per formare un governo di maggioranza – mentre se si tiene conto anche delle circoscrizioni dove il distacco è minore del 5 per cento, la forbice dei seggi probabili va da un minimo di 169 a un massimo di 222.
Numeri questi che mettono in luce come siano mutati i rapporti di forza rispetto all’ultima tornata elettorale. I liberali sono nettamente in testa in 73 distretti elettorali, con la forbice che parla di un massimo 103 seggi e di un minimo di 51. Il Bloc, il cui voto è ovviamente concentrato in Quebec, è sulla buona strada per vincere in 38 circoscrizioni, con un minimo di 31 e un massimo di 43.

L’aggregato pone in evidenza le difficoltà vissute dai neodemocratici, che non decollano e che anzi in numerose aree del Paese perdono terreno, e questo nonostante la difficile fase che sta attraversando il primo ministro liberale. Se si dovesse votare in questo momento l’Ndp conquisterebbe 26 seggi, con la forbice che va da un minimo di 15 e un massimo di 38.

I Verdi, infine, sono sulla buona strada per vincere in due circoscrizioni, mentre il partito di Bernier rimarrebbe ancora una volta a bocca asciutta e fallirebbe l’obiettivo di portare in parlamento almeno un deputato. A livello locale, il malcontento strisciante nell’elettorato canadese si sente anche in zone tradizionalmente liberali. A Vaughan-Woodbridge, ad esempio, il deputato Francesco Sorbara si trova ben 15 punti percentuali sotto rispetto al candidato conservatore che non è stato ancora nominato. A Eglinton-Lawrence l’ex ministro Marco Mendicino è indietro di dieci punti, mentre in altre zone dell’Ontario i liberali si trovano in netto svantaggio rispetto ai candidati del Partito Conservatore: in provincia, secondo 338.canada.com, i conservatori sono nettamente in testa in 86 circoscrizioni elettorali, i liberali in 24, l’Ndp in appena 10.

Nelle Province Atlantiche e nelle Praterie è una valanga conservatrice, mentre in British Columbia – regione del Paese di solito molto combattuta – le intenzioni di voto in questo momento regalerebbero 27 seggi al partito di Poilievre, 8 ai liberali e 6 ai neodemocratici. L’unica provincia dove i liberali si trovano davanti ai conservatori è il Quebec, dove i grit sono in testa in 29 distretti mentre i tory dovrebbero vincere in 10 circoscrizioni.

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