Canada

Sulla base di quali dati certi
faremo vaccinare i bambini?

TORONTO – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) deve condurre uno studio epidemiologico mondiale per analizzare, dai dati ospedalieri di ciascuna Nazione, quanti pazienti Covid-19 sono stati ricoverati. Da tali dati, dovrebbe indicare quanti pazienti sono stati ricoverati in terapia intensiva e/o sottoposti al supporto dei ventilatori.

Oltre a questi dati, l’OMS dovrebbe richiedere anche un’analisi delle condizioni di comorbilità (ipertensione, bronchite cronica, diabete ecc.) in quei pazienti con COVID-19 che sono stati ricoverati in terapia intensiva e/o collocati su un ventilatore. L’analisi ci aiuterebbe a identificare i fattori di rischio, indipendentemente dall’età, che possono portare a un esito mortale.

Continuare a riferire solo su quei pazienti che sono risultati positivi per COVID-19 è un dato praticamente privo di significato se questi stessi pazienti non sono abbastanza malati da essere ricoverati in ospedale. Comprendere i dati dal punto di vista dei fattori di rischio fornirà un approccio più mirato a un programma di vaccinazione. Questo approccio mirato è particolarmente importante se vogliamo vaccinare tutti i bambini di età inferiore ai 12 anni.

I dati seguenti, riportati fino ad oggi dalla Public Health Agency of Canada (PHAC), suggeriscono un supporto per la validità di questo approccio. Dei 1.249.975 pazienti i cui dati sono stati analizzati, 89.567 sono stati ricoverati. Di questi, 17.265 (19,3%) sono finiti in Unità di Terapia Intensiva (ICU); Il 2,3% dei ricoverati (2.082) ha avuto bisogno di un ventilatore (Rif: https://health-infobase.canada.ca/covid-19/epidemiological-summary-covid-19-cases.html#a1).

Ciò che dovrebbe destare preoccupazione è un’altra serie di dati riportati questo fine settimana. Mostra che il numero di pazienti risultati positivi al COVID 19 era praticamente lo stesso nel gruppo vaccinato e nel gruppo non vaccinato. Dobbiamo guardare a questi dati non solo dal punto di vista di chi risulta positivo, ma anche dal punto di vista del numero di quei pazienti ricoverati in terapia intensiva e/o sottoposti a ventilatore e dell’esistenza di eventuali condizioni di comorbilità. I dati del Center for Disease Control (CDC) suggeriscono che tra i bambini e gli adolescenti (0-17 anni), il tasso di ricoveri era da 5 a 10 volte maggiore tra coloro che non erano stati vaccinati, ma questi dati non estrapolano quelli di età inferiore ai 12 anni.

Nelle settimane a seguire sentiremo parlare sempre di più sui piani per vaccinare tutti i bambini di età inferiore ai 12 anni. Eppure, il PHAC in Canada riferisce che, ad oggi, il 2,1% della popolazione di età inferiore ai 19 anni è stata ricoverata in ospedale a causa di un’infezione da Covid. I suoi dati non riportano separatamente quelli di età inferiore a 12 anni. Quale segmento di quel 2,1% proviene da questo gruppo di 0-12?

Se PHAC non dispone dei dati (improbabile), dovrebbe svilupparli rapidamente. Se PHAC dispone dei dati (probabile), renderli disponibili al pubblico può contribuire alla sua aspirazione a ottenere supporto per una politica di vaccinazione al 100% che includa gli under-12. Un’analisi dei fattori di rischio sarà di grande aiuto per comprendere quali siano le persone più a rischio, indipendentemente dall’età. Poiché sembra che il PHAC disponga di questi dati, dovrebbe informare i genitori prima di chiedere il loro supporto in qualsiasi strategia di vaccinazione.

Carmella Angus è una ricercatrice in farmaci e scienziata italocanadese, imprenditrice del settore

(hanno collaborato: Priscilla Pajdo, realizzazione grafici; Marzio Pelù, traduzione in Italiano)

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