Cultura

“Strappare lungo i bordi”:
Zerocalcare conquista Netflix

TORONTO – Il 17 novembre è uscita su Netflix “Strappare lungo i bordi”, la nuova serie animata del fumettista romano Zerocalcare (Michele Rech). Serie ‘di’ Zerocalcare in tutti i sensi: per quanto non siano da sottovalutare l’apporto dello studio di animazione “Movimenti” e di Bao Publishing (l’editore storico di Zero) e la meravigliosa colonna sonora del cantautore Giancane, Zerocalcare ha personalmente non solo scritto e diretto la serie, ma anche doppiato tutti i personaggi, con l’eccezione dell’Armadillo (la coscienza del protagonista) cui presta la voce un attore di razza come Valerio Mastandrea.

Si può quindi ben dire che, nonostante la produzione sia a livelli stratosferici (siamo molto lontani dalle animazioni casarecce dei tempi di “Rebibbia Quarantine”), la voce dell’autore emerge prepotentemente – in tutti i sensi. L’intera storia è infatti raccontata quasi come un lungo monologo dello stesso Zerocalcare che, partendo dallo spunto di un viaggio fatto con i due amici Sara Secco (la meta e lo scopo li scopriremo solo alla fine della serie), ripercorre senza soluzione di continuità la sua intera vita, con episodi più o meno significativi (ma sempre esilaranti) che vanno dall’infanzia a oggi. Struttura che riprende appunto i primi fumetti di Zerocalcare ricordando molto (forse anche troppo) la sua opera prima, “La profezia dell’Armadillo” (2010).

Il risultato è un ritmo indiavolato che spinge irresistibilmente lo spettatore verso l’episodio finale (più lento e riflessivo), lasciandolo magari spiazzato ma sicuramente mai annoiato. L’immagine centrale, che dà il titolo alla serie, è quella delle vite “strappate”: come quei disegni da ritagliare lungo le linee tratteggiate che però, per disattenzione o per fatalità, a un certo punto scappano di mano.

“Strappare lungo i bordi” è stata lanciata in grande stile a livello globale: doppiata in quattro diverse lingue, è disponibile in 160 paesi (tra cui il Canada). In Italia, è attualmente lo spettacolo più seguito su Netflix, superando prodotti di richiamo internazionale, come l’ultima stagione di “Narcos”. Zerocalcare si conferma una specie di Re Mida, capace di trasformare in oro tutto quello che tocca: dopo aver portato il fumetto nelle librerie, con questa serie potrebbe segnare un vero punto di svolta nel mondo dell’animazione italiana, che finora non era mai riuscita a imporsi all’attenzione del pubblico mondiale.

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