Canada

“Stagnazione nei primi mesi,
poi sarà ripresa economica”

TORONTO – L’economia canadese continuerà a riportare risultati modesti nei primi mesi del 2024, per poi decollare nella seconda metà dell’anno. A prevederlo è un rapporto della Deloitte presentato ieri nel quale si mette in luce come la crescita del Prodotto interno lordo canadese rimarrà legata alle politiche monetarie di Bank of Canada e in particolare agli eventuali ritocchi sul tasso di sconto.

Secondo l’analisi, largamente condivisa dagli economisti in queste prime battute del 2024, l’economia canadese vivrà una persistente fase di stagnazione nei primi due trimestri del nuovo anno, sulla falsariga di quanto accaduto nella seconda parte del 2023, per poi tornare a crescere a velocità sostenuta nella seconda parte dell’anno, con alcuni comparti produttivi che faranno da traino e con un aumento del potere d’acquisto dei consumatori, che lo scorso anno è stato un peso significativo sulla nostra economia. Questo, ovviamente, dipenderà anche dal probabile progressivo abbassamento dei tassi di interesse, con il conseguente calo dei mutui e delle altre forme di prestito creditizio.

Secondo Deloitte, in ogni caso, dobbiamo scordarci i tassi ai livelli prepandemici: il calo ci sarà, ma sarà molto prudente per non alimentare una nuova ondata inflazionistica. Il caro vita, infatti, a partire dalla primavera del 2022 è stata la causa scatenante della politica del ritocco al rialzo dei tassi da parte di Bank of Canada. Stando a Dawn Desjardins, capo economista di Deloitte Canada, sia la crescita economica sia i dati occupazionali ci daranno delle risposte positive nella seconda metà del 2024.

Contemporaneamente al rapporto della Deloitte, sono arrivati anche i dati definitivi del mercato immobiliare per quanto riguarda il 2023. Ebbene, siamo di fronte al più grande rallentamento degli ultimi 23 anni.

Il numero totale di vendite di case ha raggiunto 65.982 nel 2023, secondo i dati del Toronto Regional Real Estate Board (TRREB), le vendite più basse registrate dal 2000, quando la popolazione di Toronto era pari a due terzi di quella attuale. Anche durante la crisi finanziaria del 2008, le compravednite sono state 74.500. In confronto, le vendite di case hanno raggiunto il record di 121.700 durante la frenesia immobiliare dell’era pandemica del 2021, quando gli acquirenti si sono lanciati nel mercato approfittando dei tassi di interesse bassi.

Le vendite di case nella Greater Toronto Area sono aumentate dell’11,5% il mese scorso rispetto a dicembre 2022.

Il TRREB afferma che le 3.444 vendite di case del mese scorso hanno spinto il totale annuale a 65.982, con un calo del 12,1% rispetto al 2022, con molti acquirenti messi da parte l’anno scorso a causa degli alti tassi ipotecari.

Il prezzo medio delle case alla fine dell’anno era di 1.084.692 dollari, in aumento del 3,2% rispetto a dicembre 2022. Le nuove inserzioni sono diminuite del 6,6% a 3.886 a dicembre rispetto alle 4.161 dello stesso mese dell’anno precedente. Il capo analista di mercato del consiglio di amministrazione, Jason Mercer, afferma che coloro che sono stati in grado di partecipare al mercato l’anno scorso hanno beneficiato di una maggiore scelta, consentendo a molti di loro di negoziare prezzi di vendita più bassi.

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