TORONTO – La prima promessa dell’NDP in odor di elezioni è già arrivata. Il suo leader a livello federale Singh ha detto di voler eliminare le case di cura a lunga degenza a scopo di lucro entro il 2030.
La mossa dal partito neodemocratico giunge dopo che diversi studi condotti negli ultimi sei mesi hanno evidenziato che le case di cura a scopo di lucro sono quelle più propense a vedere grandi focolai di Covid-19 ed un numero maggiore di decessi, mettendo così in luce le crepe nei modelli di assistenza in tutto il paese.
Jagmeet Singh ha affermato che un governo dell’NDP convocherebbe leader provinciali e territoriali, esperti e lavoratori per stabilire standard nazionali per le case di cura con il supporto di 5 miliardi di dollari di finanziamenti federali. E ha rincarato la dose accusando il governo liberale di sottofinanziare l’assistenza sanitaria e di proteggere i profitti di grandi aziende e azionisti.
“Prima di diventare primo ministro Justin Trudeau ha promesso agli operatori dell’assistenza a lunga degenza, ai residenti e alle loro famiglie di finanziare meglio l’assistenza a lunga degenza e l’assistenza agli anziani. Non ha mantenuto la sua promessa”, ha detto Singh.
Quel che il partito neodemocratico intende fare, ha anticipato Singh, è creare task force nazionale incaricata di elaborare un piano per trasferire tutte le cure a scopo di lucro a un modello no-profit in meno di 10 anni. Secondo la nuova proposta dell’NDP, i finanziamenti per province e territori sarebbero legati ai principi di accessibilità e pubblica amministrazione del Canada Health Act, legislazione che attualmente non comprende l’assistenza a lunga degenza. E non è tutto.
L’NDP si impegna anche a trasformare immediatamente Revera da catena di assistenza a lunga degenza di proprietà dal 2007 del Public Sector Pension Investment Board, in un’entità gestita pubblicamente. L’azienda opera attualmente più di 500 residenze per anziani in Canada, Stati Uniti e Regno Unito. Considerata la giurisdizione costituzionale delle province sull’assistenza sanitaria, Health Canada ha indirizzato alle province la discussione sulla fine del modello a scopo di lucro di Revera.
Trudeau, dal canto suo, ha ribadito di rispettare la giurisdizione provinciale mentre al contempo si adopera per proteggere i diritti degli anziani attraverso miliardi di dollari in fondi di sostegno extra trasferiti alle province nell’ultimo anno.
Dopo aver inviato i militari per aiutare le case di cura in Quebec e in Ontario la scorsa primavera, Ottawa ha chiesto nei mesi scorsi alla Croce Rossa canadese di mandare i propri lavoratori in alcune LTC in Ontario per far fronte al dilagare dei focolai di Covid in queste strutture e alla conseguente perdita di vite umane. Offerta, finora rifiutata dal premier della provincia Doug Ford.
Fino a ieri, con gli ultimi quattro anziani morti, il totale dei decessi tra i residenti ammonta a 3.659. Secondo il Canadian Institute for Health Information, più di un quarto delle 2.039 case di cura a lungo termine del Canada sono a scopo di lucro.
Recenti epidemie in diverse case hanno fatto scattare un campanello d’allarme dopo che nella prima ondata oltre l’80% dei decessi causati dal virus sono avvenuti in strutture di assistenza a lunga degenza.
In questa seconda ondata alla LTC Roberta Place di Barrie, che è gestita da Jarlette Inc., 66 dei 127 residenti sono morti. E l’azienda si trova ora a dover fare i conti con due class action intraprese dai familiari delle vittime secondo i quali la casa di cura non ha adottato misure basilari per proteggere gli anziani dal Covid-19.
Jarlette Inc. ha respinto le accuse ed ha già fatto sapere di essere pronta a difendersi dalle pesanti accuse.
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