TORONTO – Mentre il mercato immobiliare inizia a dare segnali di ripresa, è in netto aumento il numero di persone che non riescono più a pagare il mutuo. La conferma arriva da un rapporto pubblicato ieri da Equifax Canada nel quale si mette in luce come l’effetto domino provocata dalla politica di rialzo dei tassi d’interesse da parte di Bank of Canada sia ricaduto soprattutto sulle spalle di chi ha un mutuo a tasso variabile. Secondo lo studio, nell’ultimo trimestre del 2023 il numero di persone che ha saltato almeno un pagamento del mutuo sulla casa in Ontario è schizzato al 135,2 per cento, un valore che rende bene l’idea di quanto sia profonda la crisi e di quante famiglie si trovino in difficoltà, tenendo conto del fatto che di pari passo al boom dei mutui è continuata la corsa fuori controllo dell’inflazione per buona parte dello scorso anno. Si è venuto così a creare il cosiddetto effetto tenaglia, che ha provocato il calo dei consumi e il crollo del potere d’acquisto delle famiglie canadesi.
Una situazione simile, afferma il rapporto di Equifax Canada, si è verificata anche in British Columbia, seppur in tono minore. In questa Provincia il numero di persone che non è stata in grado di pagare il mutuo è aumentato del 62,2 per cento. Secondo l’agenzia a pagare lo scotto principale è stata la fascia dei più giovani, al di sotto dei 36 anni.
Per quanto riguarda la media nazionale, negli ultimi tre mesi dello scorso anno il numero di persone che hanno saltato almeno un pagamento del mutuo è aumentato del 52,3 per cento.
Secondo Equifax, inoltre, è in netto aumento anche il numero di persone costrette a saltare un pagamento mensile delle carte di credito: in questo caso – rivela l’agenzia – ci ritroviamo valori che non si vedevano dal 2019.
Allo stesso tempo, arrivano segnali di ripresa dal mercato immobiliare, specialmente quello della Greater Toronto Area, che si conferma come una delle zone più calde del Paese. Secondo il rapporto mensile presentato ieri dal Toronto Regional Real Estate Board, su base annuale il numero delle case vendute a febbraio ha subito un’impennata del 17,9 per cento. Questo valore però viene bilanciato dai dati su base mensile, dove invece assistiamo a una contrazione delle compravendite del 12 per cento. Per quanto riguarda i prezzi, invece, assistiamo a un aumento dell’1,1 per cento, un valore simile registrato anche nel mese di gennaio.
Secondo gli analisti di mercato, il mattone è destinato a crescere nei prossimi mesi, in vista anche del previsto progressivo taglio dei tassi d’interesse da parte di Bank of Canada che dovrebbe alimentare il mercato immobiliare dopo lo stallo registrato un po’ lungo tutto il 2023. Anche in questo caso siamo per ora di fronte a segnali che vanno in questa direzione. Resta da capire quando la Banca Centrale deciderà di intervenire sul tasso di sconto, fermo ancora ai livelli record dal lontano 2001.
Oggi Bank of Canada annuncerà la decisione per questo mese e tra gli economisti c’è consenso sul fatto che a marzo i tassi d’interesse rimarranno invariati. Gli analisti si aspettano il primo taglio a giugno o a luglio, non prima.
Insomma, la parola d’ordine resta quella della prudenza, per non mettere a repentaglio tutto il lavoro fatto a partire dal marzo del 2022.
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