Canada

Settore auto, al via negoziato
tra Unifor, Stellantis,
Ford e General Motors

TORONTO – Sarà un autunno caldo anche nel settore auto? È ancora presto per dirlo, visto che il negoziato per il rinnovo del contratti di 19.600 operai della General Motors, della Stellantis e della Ford è iniziato appena ieri.

Rappresentanti delll’Unifor e dei tre giganti dell’auto si sono incontrati ieri a Toronto per le proposte preliminari: in ballo il rinnovo del contratto collettivo che scadrà il 18 settembre. Per ora si respira un clima di cauto ottimismo, le dichiarazioni della vigilia lasciano sperare in una trattativa che non porterà al muro contro muro.

Il sindacato – che per la prima volta nella sua storia è guidato da una donna, Lana Payne, eletta esattamente un anno fa – ha sottolineato come Gm, Stellantis e Ford abbiano registrato profitti record nell’ultimo periodo e che per questo motivo un aumento salariale per la manodopera è più che auspicabile. Secondo la Unifor sono tre le priorità che dovranno essere affrontate durante il negoziato: quella del salario base, appunto, quella relativa al trattamento pensionistico e infine quella più generale della sicurezza occupazionale.

Unifor, in sostanza, chiederà alle tre compagnie di delineare le strategie industriale a medio e lungo raggio, i relativi piani di investimento in Canada e i progetti per la tutela dei posti di lavoro negli stabilimenti del nostro Paese. Secondo i dati pubblicati dallo stesso sindacato, dei 19.600 iscritti al sindacato le fabbriche più rappresentate sono quelle della Stellantis a Windsor (4.500 operai) e quella a Brampton (3.200).

Per la prima volta dal 1999, le tre compagnie saranno impegnate nello stesso anno nel rinnovo del contratto del secondo più grande sindacato di categoria, la United Auto Workers (UAW).

In questo caso il clima che si respira è molto diverso. Nelle scorse settimane, il presidente della United Auto Workers Shawn Fain ha bocciato l’offerta preliminare di Stellantis, bollandola come inadeguata e inaccettabile.

Il sindacato in questo caso ha già fatto sapere di puntare a un significativo aumento degli stipendi: la richiesta è di una crescita del 40 per cento in busta paga spalmata nei prossimi quattro anni, giustificando la richiesta con il netto aumento dell’inflazione e del costo della vita. Oltre a questo, richieste significative sono state fatte sul fronte della copertura pensionistica, quella relativa all’aumento del salario sulla base della crescita dell’inflazione e nuove tutele per i neoassunti.

In questo caso la distanza tra i giganti dell’auto e la UAW appare abissale. Ma c’è tempo per smussare gli angoli e arrivare a un accordo.

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