TORONTO – La domanda che i genitori di bambini in età scolare si pongono in questi giorni è una sola: c’è qualche possibilità che i ragazzi tornino a scuola prima della fine di giugno?
Per le famiglie nella Greater Toronto o Hamilton, la risposta è probabilmente no. Ma per altre comunità in cui il numero di contagi di Covid-19 è basso, gli esperti ritengono che ci sia la possibilità che gli studenti possano tornare in presenza il mese prossimo.
E quel piccolo barlume di speranza arriva mentre un numero crescente di esperti dell’infanzia sta esercitando pressioni sul governo affinché riapra le scuole: tra questi anche il Sick Kids Hospital. “Penso che sia importante ricordare che mentre nella GTA le infezioni di Covid hanno toccato picchi molto alti, in altre parti della provincia non è stato così – ha detto Colin Furness, professore presso la Faculty of Information dell’Università di Toronto – tra un mese ci saranno molti altri milioni di persone vaccinate, ci saranno molte altre parti della provincia in cui i contagi nella comunità diminuiranno. Vorrei mantenere viva questa speranza almeno per alcuni genitori in vari punti della provincia”.
A fare pressing è anche la Canadian Pediatric Society, che venerdì ha pubblicato una lettera aperta al premier in cui affermano che Ford non può “sottovalutare l’entità della crisi di salute mentale che devono affrontare i bambini e i giovani”: l’associazione sollecita anche la riapertura di tutti gli spazi ricreativi all’aperto per i bambini e che la provincia “prepari un piano per riportare gli studenti a scuola in sicurezza prima della fine dell’anno scolastico 2020-21”.
Anche una coalizione di ospedali pediatrici – tra cui Sick Kids e Holland Bloorview – ha rilasciato una dichiarazione in cui si chiede di salvare l’anno scolastico, avvertendo che se i bambini non tornano in classe in presenza prima della fine di giugno, il danno sarà “grave”.
E non è tutto. Un altro gruppo di esperti pediatrici e altri ricercatori sanitari con sede a Kingston – dove i casi di Covid sono bassi – stanno spingendo per riaperture scolastiche mirate dove le unità sanitarie pubbliche locali lo ritengano sicuro. La Coalition for Kids, ha anche pubblicato una lettera aperta con il sostegno di 700 esperti, famiglie di Kingston e la Children’s Mental Health Ontario. La loro precedente petizione ha raccolto più di 11.300 firme.
Furness ha detto che affinché le lezioni riprendano di persona, la trasmissione nella comunità dovrebbe essere bassa: “I livelli di febbraio sarebbero ok, anche se mi piacerebbe vedere insegnanti vaccinati con almeno una dose e un piano dettagliato per regolari test per il Covid nelle scuole”, ha detto.
Gli esperti di Kingston affermano di vedere il pedaggio che la pandemia e l’isolamento sociale del non essere a scuola fanno pagare alle famiglie e soprattutto ai giovani vulnerabili. “Crediamo che le scuole dovrebbero essere le ultime a chiudere e le prime ad aprire – hanno scritto – sappiamo che le scuole svolgono un ruolo fondamentale nell’identificare i bambini che hanno bisogno di sostegno e nell’indirizzarli verso un aiuto a volte salvavita. Alcune restrizioni imposte dalla provincia – come la chiusura generale delle scuole – nelle regioni a bassa prevalenza di contagi causano danni significativi a bambini e giovani”.
Il dottor Christopher Booth, professore di oncologia e scienze della salute pubblica presso la Queen’s University oltre che padre di quattro figli, fa parte della coalizione di Kingston. “Ciò che chiediamo è che la decisione sia presa su base regionale da funzionari sanitari locali che sono nella posizione migliore per comprendere l’epidemiologia locale, i modelli di trasmissione e la capacità di tracciamento dei contatti. Riteniamo che questo sia un approccio migliore rispetto a una decisione generale presa dal governo provinciale per tutte le scuole dell’Ontario”.