TORONTO – L’associazione che rappresenta i consigli scolastici nella provincia afferma che, nonostante il governo conservatore abbia aumentato il budget per l’istruzione, questi aumenti non hanno tenuto il passo con l’inflazione, costringendo i provveditorati a fare tagli oppure a utilizzare i soldi che stavano risparmiando per progetti importanti.
E così mentre il ministro dell’Istruzione Jill Dunlop afferma che nel complesso i consigli scolastici sono in buona salute finanziaria, dai documenti di transizione, ottenuti da The Canadian Press tramite una richiesta di libertà di informazione, la situazione non sembra essere esattamente così. “In tutto il settore, i consigli scolastici stanno mantenendo un sano livello di riserva; tuttavia, alcuni consigli scolastici hanno esaurito o si prevede che esauriranno le proprie riserve nel corso dei prossimi anni – si legge nei documenti – informazioni recenti hanno suggerito che il numero di consigli in deficit è in aumento”.
Sono undici i provveditorati chei hanno segnalato un deficit annuale nel 2020-21, un numero che è balzato a 31 nel 2021-22 e che è diminuito leggermente a 29 consigli scolastici nel 2022-23.
I funzionari del Ministero dell’Istruzione hanno recentemente dichiarato a una commissione legislativa che attualmente 31 consigli stanno segnalando deficit annuali di 200 milioni di dollari.
La presidente dell’Ontario Public School Boards’ Association Kathleen Woodcock, ha detto che gli impatti dei deficit e dell’utilizzo dei fondi di riserva sono di vasta portata, citando offerte di corsi più limitate e tagli ai servizi. Non si è fatta attendere la risposta del ministro Dunlop. “In un momento in cui l’Ontario ha fornito ai consigli scolastici fondi record per sostenere l’istruzione degli studenti, i consigli non dovrebbero registrare deficit”, ha dichiarato la sua portavoce Edyta MacKay.
Il raccoglitore di transizione fornisce anche uno sguardo ad alcune delle pressioni sui costi di capitale a cui i consigli scolastici devono far fronte. “L’età media delle scuole è di oltre 40 anni – affermano i documenti – e le esigenze di svecchiarle aumentano con il tempo ma non ci sono finanziamenti per modernizzare le scuole”.
I documenti informativi del governo scritti per il ministro dell’istruzione dell’Ontario all’inizio dell’estate mette in luce come una moratoria sulla chiusura delle scuole, in vigore dal 2017, sta mettendo a dura prova i budget dei consigli scolastici. “La moratoria in corso significa che i consigli stanno spendendo i loro limitati fondi per il rinnovo delle scuole per mantenere e gestire scuole che altrimenti avrebbero potuto chiudere”, si legge. L’ammissione arriva solo pochi mesi dopo che il Toronto District School Board (TDSB) ha inviato una lettera al governo Ford, chiedendo – di fronte a una situazione finanziaria difficile – di poter chiudere le scuole dove è necessario.
Il provveditorato pubblico di Toronto aveva calcolato che l’accorpamento delle scuole avrebbe potuto fare risparmiare circa $ 600.000 ogni anno per ogni annessione.
La portavoce del ministro dell’istruzione MacKay ha detto a Global News che la moratoria sulla chiusura delle scuole era popolare tra i genitori.
“I genitori si aspettano che i loro figli possano andare a scuola vicino a casa nelle loro comunità locali”, ha affermato la portavoce. Anche le scuole poco utilizzate debbono quindi rimanere aperte. E la colpa è dei genitori.