Toronto

Sciopero della Ttc: trasporti pubblici a rischio paralisi, allarme a Toronto

TORONTO – La completa paralisi dei trasporti pubblici a Toronto. È un rischio che si fa sempre più concreto con il passare dei giorni e con l’avvicinarsi della scadenza fissata a questo venerdì, quando i circa 12mila dipendenti della Toronto Transit Commission si troveranno nella posizione legale per poter incrociare le braccia.

Sono passati sedici anni dall’ultimo sciopero della Ttc, una vertenza che peraltro durò solamente un weekend, visto che il governo dell’epoca guidato dall’allora premier liberale Dalton McGuinty approvò in fretta e furia un decreto legge che impose la precettazioni e obbligò i dipendenti della Ttc a tornare a lavoro. Uno scenario questo che però difficilmente si potrà ripetere. Il perché è presto detto. Nel 2023, infatti, la Corte Superiore di Giustizia dell’Ontario ha cassato quella legge, dichiarandola anticostituzionale poiché “violava i diritti dei lavoratori protetti dalla Carta costituzionale”. La sentenza, da questo punto di vista, lascia davvero poco spazio di manovra al governo provinciale, che si troverebbe costretto ad approvare una legislazione d’emergenza sulla falsariga di quella bocciata lo scorso anno. Senza dimenticare che non più tardi del 23 maggio di quest’anno la Corte d’Appello dell’Ontario ha confermato attraverso un’ulteriore sentenza il diritto di sciopero dei lavoratori della Ttc.

In questo momento, quindi, l’unica strada che appare veramente percorribile è quella della trattativa: siamo quindi di fronte a una corsa contro il tempo per cercare di scongiurare una serrata che rischia di paralizzare la città.

Ora, bisogna anche capire quelle che sono le intenzioni del sindacato che sta portando avanti il negoziato con la Ttc, l’ATU Local 113. Se un accordo non venisse raggiunto entro venerdì, il sindacato potrebbe decidere di attuare scioperi limitati e mirati per aumentare la pressione sulla Ttc, prima di arrivare alla serrata generale che bloccherebbe completamente la metropolitana, i servizi di bus e quelli degli streetcar a Toronto. Stando ai dati forniti dal sindacato, il contratto dei dipendenti della Ttc è scaduto lo scorso 31 marzo. Fino a questo punto il negoziato non ha prodotto risultati tangibili, con le due parti che mantengono le proprie posizioni senza progressi. Per i lavoratori in prima linea del Ttc, la questione chiave sono i salari. I rappresentanti sindacali non hanno detto pubblicamente quale aumento è stato chiesto, ma un comunicato stampa dell’ATU mette in luce com “i lavoratori della Ttt non possano permettersi di vivere nelle comunità che servono”. Altre richieste dei lavoratori riguardano i benefit, le “condizioni di lavoro dignitose” e la sicurezza sul posto di lavoro.

Il comunicato dell’ATU ha anche rilevato che i lavoratori del Ttc hanno avuto a che fare con “livelli record” di violenza su autobus e metropolitane. L’anno scorso, un’ondata di episodi di violenza contro pendolari e lavoratori ha portato il Ttc a mettere più personale nelle corse nei giorni feriali per scoraggiare gli attacchi.

Il sindacato ha iniziato a organizzare picchetti di prova questa settimana, in preparazione di un possibile sciopero.

I dirigenti e i membri del consiglio di amministrazione di Ttc si sono detti ottimisti sul fatto che raggiungeranno un accordo con il sindacato entro la fine della settimana. Ma sono stati anche vaghi sui loro piani in caso di sciopero.

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