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Sciopero Canada Post, le posizioni restano distanti

TORONTO – “Non è sufficientemente buona”. Sono queste le parole con le quali i lavoratori di Canada Post hanno bocciato l’ultima offerta dell’azienda dando il via alla quarta settimana di serrata. Una serrata particolarmente critica per la Corporation in quanto blocca la consegne di posta e pacchi in questo periodo di festività.

Nel frattempo, nella speranza di raggiungere l’agognata intesa, l’azienda e il sindacato, hanno ripreso i negoziati. “Non ci è voluto molto per vedere che l’offerta di Canada Post si stava allontanando ulteriormente da un accordo negoziato – ha affermato Jim Gallant, un nrappresentante del Canadian Union of Postal Workers (CUPW) – molte cose sono state eliminate dal contratto mentre altre sono state aggiunte, come più dipendenti part-time, meno dipendenti a tempo pieno. Inoltre gli stipendi non erano minimamente vicini a ciò che il sindacato chiedeva”.

Dal canto suo, Canada Post ha affermato di aver continuato a presentare offerte eque volte a migliorare il servizio per far crescere il business dei pacchi, proteggendo e migliorando al contempo la situazione attuale dei dipendenti. “Canada Post è sorpresa dai commenti pubblici fatti da CUPW riguardo alla nostra controproposta, poiché abbiamo fatto passi significativi per colmare il divario su questioni chiave come consegne nel fine settimana, pensioni e salari”, si legge in una dichiarazione della Crown Corporation.

“Se Canadian Post può abbandonare alcune delle sue richieste draconiane, possiamo procedere abbastanza rapidamente, ma ci sono problemi sulle regole del lavoro, su quanti dipendenti part-time o su chiamata vedono nel loro modello e finché mantengono questa visione ci vorrà del tempo – ha affermato Gallant – quando finalmente si renderanno conto che i lavoratori non rinunceranno ai miglioramenti, allora ci si potrà muovere rapidamente”.

I dipendenti delle poste hanno abbandonato il lavoro il 15 novembre, chiedendo una retribuzione e condizioni di lavoro migliori, nonché protezioni dalle nuove tecnologie.

Le trattative sono state temporaneamente sospese da un mediatore speciale a fine novembre, prima di riprendere il 1° dicembre. Canada Post ha quindi presentato quello che ha definito un “accordo quadro”.

Questa settimana, i dipendenti delle poste hanno dichiarato di aver inviato nuove controproposte al mediatore nella speranza che i colloqui possano riprendere. Venerdì sera, il sindacato ha dichiarato di aver ricevuto una risposta da Canada Post, che ha confermato di aver inviato nuove proposte.

Intanto aumenta il pressing sul governo federale affinché intervenga ma finora Ottawa ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di intromettersi.

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