TORONTO – Cresce l’attesa per le elezioni suppletive del 16 settembre. Per il Partito Liberale, che sta vivendo una crisi di consenso senza precedenti negli otto anni e mezzo di governo Trudeau, si tratta di un appuntamento decisivo per cercare di risollevare le sorti, alla luce anche di quanto accaduto alle byelection di Toronto-St. Paul, dove si è consumata una batosta elettorale totalmente inaspettata.
I sondaggi, per ora, dicono che nei distretti di LaSalle-Émard-Verdun ed Elmwood-Transcona la partita è ancora tutta da giocare. In particolare, è l’Ndp di Jagmeet Singh che sogna di fare l’en plein elettorale, conservando il distretto in Manitoba e strappando il seggio ai liberali in Quebec. A Elmwood-Transcona, secondo il portale 338canada.com, i neodemocratici godono di un netto vantaggio – nove punti percentuali – sui conservatori, mentre i grit sono relegati al terzo posto con appena il 15 per cento.
A LaSalle-Émard-Verdun, invece, distretto rimasto orfano dell’ex ministro italocanadese David Lametti, si prospetta una corsa a tre che sarà decisa da una manciata di voti. I liberali sono al 30 per cento, l’Ndp al 25 per cento ma in salita e il Bloc Quebecois, al 24 per cento. Singh ha così la possibilità di fare il pieno di voti in queste elezioni suppletive, per poi potersi muovere in una posizione di forza nei confronti del governo di minoranza liberale, che sopravvive solamente grazie al patto di legislatura siglato proprio dallo stesso leader ndippino con il primo ministro Justin Trudeau.
I conservatori di Pierre Poilievre, dal canto loro, assistono a questa lotta nel centrosinistra che potrebbe indebolire ulteriormente il già traballante governo liberale: il leader tory ha la consapevolezza che difficilmente un suo candidato riuscirà a vincere alle suppletive, quindi in questo momento la migliore delle ipotesi è quella di una ulteriore erosione di consenso per l’esecutivo a guida Trudeau.
In ogni caso all’interno della maggioranza liberale continuano a moltiplicarsi le tensioni provocate dal crollo nei sondaggio e dalla decisione di Trudeau di rimanere in sella nonostante la richiesta di dimissioni arrivare da più parti.
Ultimo di ordine di tempo pronto ad abbandonare la barca che affonda sarebbe il ministro Pablo Rodriguez, che sta seriamente prendendo in considerazione un’offerta per la leadership del Partito Liberale del Quebec.
Il ministro dei Trasporti è stato avvicinato dai sostenitori liberali in Quebec e Ottawa, dicono le fonti.
Le fonti indicano che Rodriguez è interessato a queste aperture e sta riflettendo profondamente sull’idea.
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