Canada

Rifugiati trasferiti
alla International
Revival Church:
il ministro Fraser promette
più sostegno federale

TORONTO – Gli oltre 30 rifugiati accampati per settimane nelle strade del centro di Toronto lunedì notte sono stati trasferiti in autobus alla International Revival Church di North York.

Il fondatore di Paramount Fine Foods, Mohamad Fakih, insieme a numerose organizzazioni comunitarie e a volontari, ha contribuito a sbloccare una situazione difficile. “Non sono più qui. Non sono più nella strada, non abbiamo aspettato ulteriormente”, ha detto Fakih a CP24.

Inoltre Fakih si è impegnato personalmente a donare almeno 20.000 dollari per ospitare gli oltre 30 rifugiati, che non avendo un posto dove andare, si erano accampati fuori da un centro di accoglienza in Peter Street. “Forniremo loro un luogo dove dormire, fare la doccia e avere un tetto sopra la testa e questo è un grande successo per l’intera comunità”, ha detto Fakih.

Il mese scorso, la Città di Toronto ha iniziato a indirizzare i rifugiati ai programmi federali, affermando che il suo sistema di rifugi era troppo pieno per accogliere nuovi arrivati. Ma sono in molti a ritenere che la Città stia semplicemente dicendo ai rifugiati di “chiamare Service Canada”, una mossa che definiscono “crudele”.

Non avendo nessun altro posto dove andare, molti profughi hanno scelto di accamparsi in città nella speranza di ottenere un posto nel centro di accoglienza.

Secondo la Città, dallo scorso anno Toronto non ha ricevuto alcun nuovo finanziamento da destinare agli spazi di accoglienza dei rifugiati: il governo federale ha stanziato denaro per coprire i costi dei richiedenti asilo che hanno avuto accesso al sistema di accoglienza di Toronto nel 2022. Nel frattempo, secondo la Città, rispetto a settembre 2021 a maggio c’è stato un aumento del 440% delle richieste di asilo.

Ma lunedì un gruppo di sostenitori dei profughi, in una lettera aperta, ha affermato che rispetto ai dati del 2018, l’aumento delle richieste dei rifugiati a maggio rappresenta solo un aumento dell’11%.

Nella lettera erano contenute accuse di “cattiva gestione” contro il capo del sistema di accoglienza di Toronto e l’invito a dimettersi.

Fakih ha detto che per molti dei rifugiati l’esperienza in Canada finora è stata straziante, poiché è stato promesso loro aiuto ma alla fine non sono stati accolti. L’imprenditore ha affermato di sperare che questa azione rapida e decisiva, intrapresa per aiutare i rifugiati a Toronto, possa dimostrare a tutti i livelli di governo che “quando c’è la volontà, si trova sicuramente il modo”.

Nel frattempo ieri l’onorevole Sean Fraser, ministro dell’Immigrazione, dei rifugiati e della cittadinanza, ha annunciato finanziamenti che garantiranno alle comunità colpite la capacità di garantire un tetto sopra la testa ai richiedenti asilo in difficoltà. Questo sostegno arriverà attraverso un’iniezione una tantum di circa 212 milioni di dollari di finanziamento nell’Interim Housing Assistance Program (IHAP), che sarà prorogato fino al 31 marzo 2024. Ciò include circa 97 milioni di dollari di nuovi finanziamenti per la Città di Toronto.

Nella foto in alto, a sinistra, il ministro Sean Fraser 

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