TORONTO – Un altro sondaggio conferma la nuova tendenza registrata nelle ultime settimane: i Liberali stanno recuperando il distacco che li separa dai Conservatori e sono ormai ad un passo dal superarli.
Il sondaggio, condotto dalla Nanos per telefono il 7 marzo su un campione causale di 1.052 canadesi adulti e pubblicato ieri (potete consultre l’intera ricerca qui), rileva che i Conservatori sono al 35,7%, mentre i Liberali, ora sotto la guida di Mark Carney, sono saliti al 34,7% di sostegno mentre l’NDP è fermo al 14,9%; il BQ è al 7,9%, i Verdi al 3,8% ed il People’s Party al 2,1%.
I dati indicano che le dimissioni del primo ministro Justin Trudeau e la corsa per sostituirlo, unite al deterioramento delle relazioni tra Canada e Stati Uniti, hanno portato ad un drammatico cambiamento nell’opinione pubblica canadese. Nelle ultime quattro settimane, le relazioni tra Trump e gli Stati Uniti sono salite al primo posto come questione più preoccupante per i canadesi, superando le paure degli elettori su lavoro ed economia. Ed il vantaggio abissale di quasi venti punti che i Conservatori avevano sui Liberali fino a poche settimane fa è, di fatto, sparito.
Considerato che quando è stato effettuato il sondaggio, il 7 marzo, Mark Carney non era ancora stato eletto nuovo leader liberale, è evidente che il “merito” va ripartito fra Justin Trudeau e la sua decisione di lasciare la leadership dei Liberali e del conservatore Donald Trump con le sue continue “uscite” anti-Canada che sicuramente non fanno bene al leader del partito “amico”, Pierre Poilievre.
Leggete il nostro precedente articolo sull’effetto “TRU” (TRUdeau-TRUmp): Clamorosa rimonta dei Liberali? In due sondaggi gli esiti dell’effetto “TRU” a livello federale
Di fatto, ogni volta che Trump parla, i Liberali canadesi guadagnano punti. Ed il nuovo leader liberale, Carney, l’ha già capito e mette il dito nella piaga. “Donald Trump pensa di poterci indebolire con il suo piano di dividere e conquistare. Il piano di Pierre Poilievre ci lascerà divisi e pronti per essere conquistati”, ha detto Carney che si è anche impegnato a far sì che il suo governo mantenga la pressione sugli Stati Uniti finché l’amministrazione Trump non dimostrerà un po’ di “rispetto”.
Ma anche ieri mattina, i canadesi si sono svegliati con un altro post sui social media di Trump che minacciava il Canada, “reo” – adesso – di avere scelto di mantenere in vigore le tariffe di ritorsione del Canada ed altre misure commerciali, in particolare il sovrapprezzo del 25% sull’elettricità dell’Ontario. La guerra commerciale, dunque, continua e si fa sempre più aspra: ed a beneficiarne potrebbero essere i Liberali canadesi alle prossime elezioni federali.
Nella foto in alto: il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump (foto da Twitter X – @WhiteHouse)