Politica

Come le Barbados?
Sentimento monarchico
in netto calo in Canada

TORONTO – Dopo 400 anni, Barbados ha tagliato il cordone ombelicale con la Gran Bretagna. Il 30 novembre 2021, in occasione del 55º anniversario dall’indipendenza dal Regno Unito, Barbados ha abbandonato la monarchia parlamentare come forma di governo per diventare una repubblica parlamentare. Sandra Mason, precedentemente governatrice generale, è diventata la prima presidente della nuova repubblica.

È ipotizzabile che il Canada possa fare lo stesso, in un futuro non troppo lontano? Il tema, che divide profondamente i canadesi, ritorna ciclicamente ad essere dibattuto. Certo, rispetto a questo continuano ad esserci urgenze più importanti – tra pandemia, crisi economica e incertezza verso il futuro – ma proprio la vicenda legata a Barbados ha riacceso l’interesse di questi dibattito anche qui in Canada.

E puntualmente è arrivato un nuovo sondaggio a fotografare lo stato d’animo dei canadesi nei confronti della monarchia inglese. Secondo la Angus Reid, il 52 per cento dei canadesi ritiene che il nostro Paese non debba rimanere una monarchia costituzionale per sempre. E se è molto alta la percentuale di coloro che non hanno un’idea ben precisa sulla questione, il 25 per cento del campione afferma che il Canada debba rimanere legato in qualche modo alla Corona inglese.

La percezione generale, però, cambia di fronte alla figura che ricopre – e che dovrà ricoprire – almeno formalmente, il ruolo del Capo di Stato del Canada. Il 55 per cento degli intervistati si dichiara sostenitore della monarchia in Canada con l’attuale Regina Elisabetta II, che il prossimo anno raggiungerà il traguardo di 70 anni di Regno.

Diverso invece il sentimento popolare nei confronti del futuro successore, il Principe Carlo: in questo caso solo il 34 per cento del campione non vorrebbe recidere i legami costituzionali con Londra.

Insomma, il quadro è più complesso di quanto sembra. Negli anni la maggior parte delle indagini demoscopiche h messo in luce la maggioranza dei canadesi veda nella Corona inglese un elemento legato alla tradizione e alla storia del Canada, e il fatto che nella sostanza la Regina e i suoi eredi non abbiano alcun potere politico o istituzionale effettivo ha frenato coloro che invece si battevano – e continuano a invocare – la creazione di una repubblica canadese.

Ci sono poi determinate ragioni costituzionali che condizionano l’eventuale iter per rescindere il legame con il Regno Unito. Se nell’isola di Barbados è bastato un voto in parlamento a maggioranza assoluta, qui in Canada il percorso indicato dalla nostra Costituzione è molto più tortuoso.

La proposta di rimozione della Corona inglese come capo di Stato dovrebbe essere sostenuta dalla maggioranza assoluta dei deputati alla House of Commons, dalla maggioranza assoluta dei senatori nella Camera Alta del parlamento canadese e da tutte le assemblee legislative delle dieci Province canadesi.

Un percorso ad ostacoli, lungo e logorante, di difficile realizzazione. Esiste poi un ulteriore elemento che pesa come un macigno nelle aspirazioni repubblicane di chi vorrebbe un Canada liberato dalla Corona di Sua Maestà: i trattati firmati dalle First Nations Aborigene lungo i secoli, che hanno un valore legale e che non possono essere modificati unilateralmente da Ottawa.

Occhio e croce, almeno per ora il Canada non ripercorrerà la strada tracciata da Barbados.

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