TORONTO – La fine dell’anno scolastico si avvicina a passi da gigante. Manca infatti poco più di un mese al termine di un anno tra i più complicati e tortuosi tra lezioni in presenza e didattica a distanza, protocolli anti Covid-19 da seguire, contagi tra insegnanti e studenti e difficoltà varie.
Intanto tutto tace. O meglio, genitori, ragazzi e insegnanti sono stati lasciati nel limbo: le scuole riapriranno prima della fine di giugno ai ragazzi che frequentano in presenza o bisognerà attendere settembre? Chissà. Il governo dell’Ontario sta in silenzio, il ministro dell’Istruzione Lecce è sparito dai radar. Nessuna conferenza, nessun annuncio da tempo. Di lui si sono perse le tracce da qualche tempo. E genitori e studenti interpretano questa taciturnità come un implicito “arrivederci a settembre”. Ça va sans dire, insomma.
Ma le polemiche nel mondo della scuola non si fanno desiderare. Una investigazione è in corso per far luce sull’operato dell’insegnante del Toronto District School Board (TDSB) Javier DaVila che avrebbe inviato agli insegnanti un manuale di 51 pagine – ottenuto dal Toronto Sun – violentemente anti-israeliano, che suggerisce un documentario e un libro su un terrorista, raccomanda libri per bambini che caratterizzano gli israeliani come ladri e assassini, e dà consigli su come presentare agli studenti il movimento contro Israele Boycott, Divestment and Sanctions (BDS).
DaVila, che su Twitter si autodefinisce un “queer latine transformer”, fa parte del gruppo del provveditorato sulla violenza di genere, la cui funzione principale, secondo il sito online del TDSB, è prevenire e affrontare “la violenza di genere, l’omofobia, le molestie sessuali e il comportamento sessuale inappropriato da parte degli studenti nei confronti di altri studenti nelle scuole”.
Quel che DaVila non menziona è l’impegno a combattere la presunta oppressione in Cisgiordania e Gaza. Non c’è alcun cenno di questo neppure nel manuale così come DaVila non fa parola del fatto che, secondo molte fonti, l’attività omosessuale maschile è punibile con la reclusione in molti paesi del Medio Oriente, compresa la striscia di Gaza, o che spesso uomini palestinesi “queer” fuggono in Israele.
Il manuale – che è scioccante nella sua unilateralità – include raccomandazioni di libri sulla Palestina contemporanea da leggere per i bambini, libri che si dice mettano in risalto “l’occupazione israeliana”. A Child’s View of Gaza include l’illustrazione di un soldato israeliano che punta la sua pistola contro un bambino palestinese di cinque anni. Un altro chiamato Shepherds Grandaughter – scritto da un autore canadese – racconta la storia di “coloni ebrei illegali” che avvelenano la pecora di un pastore della Cisgiordania, distruggendo l’olivo, il fico e il limone della famiglia e minacciando di morte, se non lasciano la terra, gli abitanti della Cisgiordania. Non manca un’intera sezione su cosa sia il BDS – un movimento che chiede il boicottaggio di autori, artisti, accademici e prodotti israeliani – e sul perché gli insegnanti dovrebbero essere interessati a sostenere il movimento. E l’elenco degli argomenti pro-palestinesi e anti-israeliani continua.
Il portavoce del TDSB Ryan Bird ha detto che il materiale in questione non è stato “controllato, approvato o autorizzato” dal TDSB e che è in corso un’indagine. L’amministratore delegato di B’nai Brith Michael Mostyn ha accusato il TDSB di “alimentare direttamente le fiamme dell’odio per gli ebrei” in Canada distribuendo tale materiale. “Il TDSB deve scusarsi inequivocabilmente con la comunità ebraica e licenziare il signor DaVila – ha detto – chiunque distribuisca propaganda antisemita in questo modo non dovrebbe lavorare per un provveditorato scolastico in Canada”.
Nella foto, il profilo Twitter di Javier DaVila