Canada

Piano sui farmaci, il passo indietro del governo: la scadenza non sarà rispettata

TORONTO – Come non detto. Dopo aver varato il piano dentistico nazionale, il governo federale fa un passo indietro nel secondo programma giudicato essenziale dall’Ndp di Jagmeet Singh per il rispetto del patto di legislatura che mantiene al potere il Partito Liberale: il piano nazionale sui farmaci. Secondo quanto stabilito in precedenza dallo stesso esecutivo guidato dal primo ministro Justin Trudeau, il governo avrebbe dovuto presentare una legge quadro per la creazione di un programma farmaceutico su base nazionale, accontentando le richieste dei neodemocratici che giudicavano il Pharmacare come condizione necessaria per la firma del patto di legislatura.

Ora l’esecutivo ritorna sui suoi passi, come ha ammesso Mark Holland. “Difficilmente – ha dichiarato il ministro della Sanità – saremo in grado di rispettare tale scadenza, quella fissata a fine anno”. Anche perché, nonostante che la firma del patto di legislatura sia stata messa in calce nella primavera del 2022, in questo anno e mezzo il ministro responsabile non ha nemmeno depositato alla House of Commons un disegno di legge sull’argomento.

Nei mesi scorsi Holland aveva presentato le linee guida del “Canada Pharmacare Act” per “l’assistenza farmaceutica nazionale universale”. Il fatto è che i tempi stringono, i lavori parlamentari sono ormai al termine prima della pausa natalizia e difficilmente il governo varerà un provvedimento di tale portata senza il coinvolgimento della Camera dei Comuni.

“Questo è un tema estremamente delicato – ha aggiunto Holland – e cercare di trovare aree di terreno comune, il che richiede certamente tempo”. “Questi indicatori sono stati fissati nel patto di legislatura come linee guida. Sono arbitrarie. Riguardano davvero lo spirito di ciò che stiamo cercando di ottenere. Abbiamo ancora qualche giorno. Farlo bene è più importante che farlo in fretta”. Insomma, la volotnà politica per arrivare a un accordo sembra che ci sia, mancano invece i dettagli concreti che in una legge di questa portata restano di essenziale importanza. Il punto critico potrebbe essere il costo di un sistema farmaceutico universale a pagamento unico, un programma che sposterebbe l’onere finanziario dai datori di lavoro e dalle persone con piani privati di tasca propria a un programma gestito dal governo.

In alto, il ministro della Sanità Mark Holland (foto: @markhollandlib)

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