Canada

Partito Liberale in difficoltà
in tutte le province e Poilievre vola

TORONTO – Partito Liberale in picchiata in tutte le province canadesi. L’ennesima conferma è arrivata ieri dal sondaggio mensile di Abacus Data, che non solo va a tastare il polso dell’elettorato canadese a livello nazionale, ma che studia anche il livello di consenso dei partiti federali nelle singole Province e nei Territori del nostro Paese.

Ebbene, la tendenza al ribasso del partito alla guida del Canada dal 2015 viene confermato anche da questa indagine demoscopica, che da un lato mette in luce un distacco di 13 punti percentuali tra il Partito Conservatore e i liberali di Justin Trudeau, e dall’altro rileva un livello di malcontento strisciante nei confronti del primo ministro sparso in modo omogeneo in tutto il Paese.

Secondo Abacus, in questo momento il Partito Liberale non è più la prima forza politica in nessuna provincia del Canada. I grit sono in picchiata nelle Regioni Atlantiche, da sempre feudo liberale, dove le intenzioni di voto non vanno oltre il 33 per cento contro il 41 per cento dei conservatori.

In Alberta se si votasse in questo momento il partito guidato da Pierre Poilievre raggiungerebbe il 56 per cento contro il 14 per cento dei liberali, mentre in Saskatchewan e Manitoba il distacco tra i conservatori e i liberali è del 43 per cento. In British Columbia, Poilievre viaggia attorno al 40 per cento mentre Trudeau non va oltre il 22 per cento, mentre in Ontario il Partito Conservatore si sta stabilizzando come prima forza politica della Provincia con il 37 per cento delle intenzioni di voto, dove invece i liberali scendono al 33 per cento.

I conservatori sono in testa in tutte le province ad eccezione del Quebec, dove secondo Abacus è il Bloc Quebecois a guidare nelle intenzioni di voto con il 34 per cento.

Ma la crisi liberale potrebbe essere addirittura maggiore se si dovesse assistere a una emorragia di voti anche a sinistra. I dati di Abacus confermano come in British Columbia, in Alberta, in Manitoba e in Saskatchewan i liberali siano diventati la terza forza politica, scavalcati anche dall’Ndp.

Per Trudeau arrivano cattive notizie anche dall’analisi delle diverse fasce d’età dell’elettorato canadese. Negli elettori di età compresa tra i 18 e 29 anni i tory sono in vantaggio di due punti percentuali, in quella tra i 30 e i 44 anni la forbice si allarga ancora di più con il Partito Conservatore al 37 per cento e i liberali al 25 per cento, mentre è nella fascia tra i 45 e i 59 anni dove il divario diventa davvero abissale: Poilievre cattura le intenzioni di voto del 43 per cento degli intervistati contro il 24 di Trudeau. Ampio anche il distacco nella fascia elettorale di chi ha più di 60 anni: in questo caso i conservatori salgono al 42 per cento mentre i liberali si fermano al 29 per cento.

Per quanto riguarda il livello di gradimento nei confronti dei leader federali, Trudeau deve ancora una volta fare i conti con una popolarità messa in discussione e con una sorta di stanchezza fisiologica dell’elettorato nei suoi confronti dopo otto anni ininterrotti di governo.

Il 53 per cento degli intervistati da Abacus ammette di avere un’impressione negativa dell’attuale primo ministro, al di poco migliore del livello registrato il mese scorso, quando a bocciare Trudeau era stato il 56 per cento del campione (livello più alto degli ultimi due anni). Al contrario, Poilievre viene promosso dal 40 per cento dei canadesi.

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