TORONTO – Sei candidati ufficialmente in corsa per la leadership del Partito Conservatore. A confermarlo è stato lunedì mattina il comitato organizzatore tory, che ha sottolineato come gli altri aspiranti alla successione di Erin O’Toole non sono stati in grado di soddisfare tutti requisiti economici e di firme previsti dal regolamento. Pierre Poilievre, Jean Charest, Patrick Brown, Leslyn Lewis, Roman Baber e Scott Aitchison comporranno la griglia definitiva delle candidature.
Poilievre. È il grande favorito della vigilia: tutti i sondaggi realizzati fino a questo momento lo danno in testa, abbondantemente sopra il 40 per cento delle intenzioni di voto. Deputato eletto a Carleton per la prima volta nel 2004, è in parlamento da sette legislature e in questi anni ha ricoperto anche degli incarichi di governo durante l’amministrazione Harper, tra i quali ministro del Lavoro e del Pubblico Impiego.
Charest. In questa fase sembra essere l’unico candidato in corsa capace di impensierire Poilievre. Dalla sua ha una lunga esperienza politica in tutti i livelli di governo: è stato deputato federale, leader di partito e premier del Quebec. Potrebbe penalizzarlo il fatto di essere stato il leader della Provincia francofona nelle fila del Partito Liberale: una macchia, per una fetta dell’elettorato conservatore, che alla fine dei conti potrebbe rivelarsi decisiva per gli esiti della corsa. In questa fase della campagna ha presentato un programma moderato, che punta a raccogliere il consenso dell’ala più centrista del partito.
Brown. Il sindaco di Brampton è visto un po’ come la mina vagante di questa corsa. La sua strategia, in questa fase della campagna, è prendere di mira le singole comunità per guadagnare consenso. Anche Brown può contare su una solida esperienza politica. Deputato federale, deputato provinciale, leader dei conservatori provinciali e quindi sindaco di Brampton: la sua carriera ha toccato tutti i livelli di governo.
Lewis. Deputata eletta per la prima volta nel distretto federale di Haldimand—Norfolk, Lewis è alla sua seconda corsa alla leadership. Nel 2020 fece parte della griglia di candidati in corsa per sostituire il leader dimissionario Andrw Scheer: arrivò terza, dietro il vincitore Erin O’Toole e al suo principale avversario Peter MacKay. Il programma della parlamentare punta ad accaparrarsi il consenso della destra sociale: in questi mesi ha ribadito la sua contrarietà all’aborto e il suo scetticismo verso le misure anti-covid attivate durante la pandemia.
Baber. Deputato provinciale eletto a York Centre, è stato espulso dal partito di Doug Ford per la sua presa di posizione contro i lockdown anti-covic. In questa fase della campagna punta ad accumulare consenso nei vari settori della galassia conservatrice che negli ultimi due anni hanno espresso dubbi sulle misure attivate dai vari livelli di governo per cercare di frenare la pandemia di Covid-19.
Aitchison. In parlamento da due legislature, Aitchison viene visto un po’ come la mina vagante di questa corsa alla leadership. Durante le tensioni scatenate dall’occupazione di Ottawa a febbraio durante il Freedom Convoy, il deputato – pur accusando il primo ministro Justin Trudeau – ha cercato di avviare e promuovere un dialogo tra tutte le parti in causa. Il duo obiettivo è di mantenere lo stesso approccio in questa corsa alla leadership.
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