Ontario

Stretta del governo,
Cupe comunque in sciopero

TORONTO – Il governo Ford e il CUPE, sindacato che rappresenta i lavoratori dell’istruzione dell’Ontario, sono in rotta di collisione: ieri il governo ha approvato in tutta fretta il controverso decreto legge che proibisce lo sciopero mentre oggi infischiandosene del divieto, i 55.000 aderenti al sindacato incrociano le braccia. “Si sono rifiutati di annullare lo sciopero e, di conseguenza, non abbiamo altra scelta che presentare questo disegno di legge inteso a scongiurare uno sciopero e creare un po’ di stabilità”, aveva detto ieri mattina il ministro dell’Istruzione Stephen Lecce. Poi, nel tardo pomeriggio a Queen’s Park, la legislatura a maggioranza PC, non ha incontrato dificoltà ad approvare il Keeping Students In Class Act.

E sempre ieri il comitato di contrattazione del sindacato ha postato sui social media che “la mediazione si è conclusa con un nulla di fatto”.

In una dichiarazione postata sui social media ieri pomeriggio, il comitato di contrattazione ha affermato che “è chiaro che questo governo non ha mai avuto intenzione di negoziare. Il tempo e gli sforzi che hanno speso per il disegno di legge 28, che priva i lavoratori dell’istruzione dei diritti della Carta, avrebbero dovuto essere impiegato per un accordo teso a rispettare i lavoratori e garantire agli studenti i servizi di cui hanno disperatamente bisogno”.

È uno sciopero illegale quello di oggi ma il personale non docente delle scuole dell’Ontario, inclusi custodi, personale amministrativo e operatori di supporto educativo, rappresentati dalla Canadian Union of Public Employees (CUPE)non sono tornati sulle loro decisioni. La legge – che impone un contratto quadriennale, include un aumento del 2,5% dello stipendio per coloro che guadagnano meno di $ 43.000 all’anno e un aumento dell’1,5% per tutti gli altri dipendenti e vieta lo sciopero – ha inasprito ulteriormente i rapporti tra governo e CUPE. Per non dire della Notwithstanding Clause che per la prima volta nella storia dell’Ontario verrebbe usata in una vertenza lavorativa. Lo scopo di questo articolo 33 della Charter of Rights and Freedoms è quello di annullare qualsiasi possibile sfida alla legge.

Sotto il tiro dei partiti di opposizione nella legislatura, ieri il premier Doug Ford ha definito la situazione di stallo come una scelta tra sostenere gli studenti o chiudere le scuole. “L’NDP e i liberali non possono avere entrambe le cose – ha detto il premier – o stanno dalla parte degli studenti e dei genitori o sostengono la chiusura delle scuole. La scelta è tra gli scioperi o gli studenti”.

Dopo i numerosi round di negoziati che si sono conclusi con un nulla di fatto – l’aumento in busta paga ha giocato un ruolo importante – martedì il CUPE ha proposto una controfferta che Lecce ha detto non sarebbe stata presa in considerazione “fino a quando lo sciopero non verrà revocato”. Il Keeping Students In Class Act metterà con le spalle al muro il CUPE: multe salate sono previste per chi indice o autorizza uno sciopero, 4mila dollari per i singoli individui, fino a 500mila al sindacato.

Ma nonostante le critiche ricevute da associazioni a difesa dei diritti civili – anche il primo ministro Justin Trudeau ha fatto presente a Ford quanto l’uso della Notwithstanding Clause sia “sbagliato e inappropriato ”- il governo è andato avanti con fermezza. “Questa è l’ultima risorsa di qualsiasi governo. Ma quando sciopereranno il governo utilizzerà ogni strumento a nostra disposizione per fornire stabilità e affidabilità a milioni di genitori e ai 2 milioni di ragazzi che dovrebbero essere in classe”, ha detto Lecce.

Lo sciopero che ha preso il via oggi, ha annunciato il CUPE, continuerà a tempo indeterminato. E ieri l’Ontario Public Service Employees Union (OPSEU) ha dichiarato che anche 8mila suoi operatori dell’istruzione si uniranno alla protesta dei membri del CUPE. “Gli operatori dell’istruzione OPSEU/SEFPO lasceranno il lavoro domani (oggi per chi legge) in una monumentale dimostrazione di solidarietà con i loro colleghi della CUPE contro Stephen Lecce e il disegno di legge 28 del governo Ford”, hanno affermato in una nota. Nel frattempo le scuole dei provveditorati cattolico e pubblico di Toronto, quelli di York, Peel e Durham oggi rimarranno chiuse.

Al momento in cui andiamo in stampa a Queen’s Park non c’è stata ancora la votazione ma il risultato appare scontato: il governo approverà il Keeping Students In Class Act.

Foto: jhu.edu

More Articles by the Same Author: