Ontario

Brampton, nuove misure per frenare il tasso di contagio

TORONTO – Finalmente, la città di Brampton apre il suo primo centro per l’isolamento volontario dal Covid-19. È stata una lunga attesa.

Per mesi, il sindaco Patrick Brown aveva sostenuto il bisogno di un sito di isolamento volontario Covid-19 per la città.

Il nuovo centro offre una struttura alberghiera gratuita, comoda e privata per qualsiasi residente della città che avesse bisogno di un luogo sicuro per isolarsi. L’opzione è disponibile a chi sia risultato positivo di Covid-19, manifesti sintomi, sia venuto in contatto con qualcuno che è risultato positivo al Covid-19 o tornato da viaggi fuori dal Canada negli ultimi 14 giorni. È inoltre previsto il trasporto da casa per il centro, tre pasti al giorno e connessione Wi-Fi gratuita. Le strutture sono consigliate a coloro che devono isolarsi autonomamente ma non hanno i mezzi per farlo in sicurezza nelle loro sistemazioni attuali.

Il 15 gennaio, il primo sito di isolamento a Brampton aprì con una capacità di 41 camere aggiuntive. All’inizio di questa settimana (lunedì), il secondo sito della città è stato aperto con altre 132 camere. Questi siti si aggiungono a quello di Mississauga, che ha una capacità di 100 camere.

Secondo un portavoce di Peel Public Health, dal marzo 2020, un totale di 792 persone sono rimaste nei centri di isolamento della Regione.

In tutta la provincia, grazie ad una combinazione di finanziamenti provinciali e federali per i centri di isolamento volontario, il recente investimento aggiuntivo di $ 42 milioni contribuirà a creare fino a 1.700 nuovi letti di isolamento Covid-19.

La città di Brampton è costantemente uno degli “hotspot” Covid- 19 della provincia. Più preoccupante è che oltre il 61 per cento dei casi nella regione di Peel proviene proprio da Brampton. Con una popolazione di circa 600.000 residenti, la città ospita gran parte dei lavoratori essenziali. Non hanno la facoltà di lavorare da casa. Molti di loro forniscono servizi tipo salute pubblica e sanitaria o sono impiegati in vari settori vitali dell’economia, come nei trasporti e nell’industria alimentare.

Ciò che rende la situazione più complessa è il numero di famiglie multigenerazionali nella città. Può essere difficile isolare in modo sicuro e in tali circostanze, specialmente se un membro della famiglia risulta positivo e/o abbia bisogno di autoisolarsi in attesa dei risultati del test.

Secondo gli ultimi dati di Peel Public Health (15 gennaio), dei 7.612 casi regionali segnalati nelle ultime due settimane, il 51% dei contagi è risultato per i contatti in famiglia. È diventato sempre più difficile controllare la diffusione del virus in aree densamente popolate.

Il tasso di positività al Covid-19, calcolato negli ultimi sette giorni a Brampton, è stato del 17,4%. Si tratta di un aumento rispetto al 16,9% registrato appena una settimana prima.

L’aumento dei nuovi casi, combinato con i ricoveri ospedalieri, ha messo a dura prova le infrastrutture sanitarie della città. Il dottor Lawrence Loh, Medical Officer of Health della regione di Peel, ha descritto la situazione come “sull’orlo della catastrofe”. Gli ospedali di Peel continuano ad annullare gli interventi chirurgici facoltativi e hanno già trasferito i pazienti in altri centri sanitari in tutto l’Ontario, allo scopo di alleviare il peso sulla ricettività e di accudire più persone.

“La capacità di isolare in sicurezza è essenziale per aiutare a fermare la diffusione del Covid-19 nella nostra comunità”, afferma il dottor Loh. In risposta all’apertura dei nuovi siti in città, il dottor Loh ritiene che “l’espansione di un maggior numero di posizioni conceda l’accesso ai residenti a dei luoghi per un isolamento sicuro, dando così protezione sia ai loro cari che alla comunità”.

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