Canada

Ontario, scuole
tra contagi in salita
e polemiche

TORONTO – Rispetto a un mese fa sono più del doppio i casi attivi di Covid-19 associati alle scuole pubbliche dell’Ontario. Il Ministero della Pubblica Istruzione ha infatti comunicato che con i 178 nuovi casi di Covid-19 confermati in un periodo di 24 ore, il numero totale di infezioni attive ha toccato quota 1.879. Questo è un aumento del 18% settimana dopo settimana ed è più del doppio del numero di infezioni attive associate alle scuole in questo periodo il mese scorso: 913. Complessivamente, dall’inizio dell’anno scolastico, le infezioni sono ora 8.280: a questo punto dell’anno scolastico nel 2020 erano 5.420.

La buona notizia è che c’è stata una recente diminuzione del numero di scuole che sono passate alla didattica a distanza: dalle 17 dello scorso 26 novembre, ieri sono scese a solo sei. Tra queste sei c’è una new entry: da ieri, su consiglio del Toronto Public Health, il Toronto District School Board (TDSB) ha chiuso temporaneamente la Wilkinson Junior Public School. I contagi individuati nella scuola che si trova in Donlands Avenue a nord di Danforth Avenue sono stati 4, tre dei quali sono studenti.

Del resto le epidemie di Covid nell’ambiente scolastico continuano ad accelerare, di pari passo con l’aumento dei casi.

Secondo gli ultimi dati ci sono ora 230 scuole con focolai attivi, che rappresentano quasi il cinque per cento di tutte le scuole pubbliche. Si tratta del numero più alto di focolai presenti contemporaneamente nelle scuole dal picco registrato ad aprile. Allora il numero di scuole con focolai ha raggiunto l’apice – 264 – il 14 aprile, pochi giorni prima che le scuole sono passate per il secondo anno consecutivo all’apprendimento a distanza.

Quest’anno, però, i funzionari sanitari nonostante i casi in salita e la minaccia rappresentata dalla variante Omicron, sembrano decisi a mantenere le scuole aperte soprattutto alla luce dell’approvazione del vaccino pediatrico di Pfizer per i bambini di età compresa tra i cinque e gli 11 anni.

Degli oltre 1.800 casi attivi associati alle scuole pubbliche dell’Ontario, circa la metà – 937 – sono stati segnalati dai provveditorati della Greater Toronto and Hamilton Area.

E mentre il Covid impazza, i ragazzi vengono sballottati tra lezioni nelle scuole e didattica a distanza e il futuro per il terzo anno consecutivo appare incerto, è in corso un botta e risposta tra il ministro dell’Istruzione Stephen Lecce e la presidente del Toronto Catholic Elementary Teachers’ Union (TECT) Julie Altomare-Di Nunzio. “Gli studenti delle scuole elementari cattoliche di Toronto meritano le celebrazioni natalizie nelle loro scuole – ha dichiarato al Toronto Star Lecce – gli studenti hanno sopportato il peggio della pandemia e dobbiamo dare la priorità alla loro salute mentale e al loro successo scolastico. Niente dovrebbe essere più importante di questo”.

In realtà gli insegnanti aderenti al sindacato, da tempo impegnati in uno sciopero bianco, hanno deciso di non prendere parte ad “attività come assemblee scolastiche, concerti di Natale virtuali, attività di raccolta fondi” e così via. “Le celebrazioni natalizie continuano nelle nostre aule – è stata la secca risposta di Altomare-Di Nunzio – piuttosto che interferire nella contrattazione locale, il ministro Lecce dovrebbe concentrarsi sul fornire il supporto necessario affinché gli studenti possano recuperare il tempo perso a causa del fallimento del governo Ford nell’affrontare il Covid-19. Non prendiamo alla leggera questa azione lavorativa, ma i nostri docenti sono senza contratto dal 2019”.

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