Toronto

Olivia Chow guarda
ad Ottawa con speranza

TORONTO – Il no secco della Freeland non ha scalfito affatto l’impegno e la volontà del sindaco di Toronto Olivia Chow di battere cassa per la Città al governo federale.

Ieri, Chow, ha affermato che Ottawa ha accettato di unirsi alla città e alla provincia dell’Ontario per discutere di un nuovo accordo finanziario per Toronto.

Parlando con i giornalisti il sindaco ha detto che esiste un “briciolo di speranza” in termini di coinvolgimento di tutti i livelli di governo. “C’è un barlume di speranza, un tenue indizio – ha detto Chow – il governo federale ha detto che si unirà al gruppo di lavoro che abbiamo formato tra il governo provinciale e quello comunale. Quindi d’ora in avanti dovrebbe essere presente al tavolo per discutere di varie questioni. La speranza c’è”.

Dopo un incontro dello scorso settembre Chow e il premier Doug Ford hanno chiesto al gruppo di elaborare un nuovo piano finanziario per la ‘più grande città del Canada’. I funzionari municipali affermano da tempo che la città è priva dei finanziamenti necessari per fornire tutti i servizi che sono di sua competenza.

Proprio quella di negoziare un nuovo accordo per la città, che deve far fronte a uno sconcertante deficit operativo di 1,5 miliardi di dollari, è stata una delle promesse chiave di Chow durante la sua campagna elettorale.

Una città, Toronto, che naviga in brutte acque e che non è in grado di accogliere i rifugiati, creare alloggi, programmi per la salute mentale, migliorare i trasporti e fornire altri servizi ancora.

Toronto, che lotta per affrontare la crisi abitativa dei rifugiati, potrebbe presto chiedere al governo federale di trasformare le sue armerie in rifugi di fortuna.

City Hall ha infatti votato a favore di una mozione per chiedere al governo canadese di finanziare e rendere operativi alloggi di emergenza nei suoi siti, comprese le armerie, nonché di istituire un centro regionale di accoglienza dei rifugiati.

Il gruppo di lavoro si è riunito due volte a settimana per elaborare una serie di opzioni per contribuire a stabilizzare le finanze di Toronto, una delle quali è il possibile trasferimento della Gardiner Expressway e della Don Valley Parkway alla responsabilità provinciale. La manutenzione delle autostrade, scaricate alla città dal governo Mike Harris negli anni ’90, è costata centinaia di milioni di dollari.

Chow ha detto che “le prossime settimane saranno importantissime” e che “grandi progressi” sono già stati fatti.

“Nelle ultime settimane il gruppo di lavoro si è riunito sei volte e ha sviluppato una visione condivisa della situazione finanziaria della città: ha inoltre iniziato ad approfondire le priorità, tra cui il sostegno ai trasporti, alle infrastrutture, ai centri di accoglienza e l’accesso agli alloggi, oltre a riportare le finanze di Toronto su un percorso stabile e sostenibile – hanno affermato Chow e Ford in una dichiarazione congiunta – nel corso del prossimo mese, il gruppo di lavoro svilupperà una serie di raccomandazioni concrete e attuabili che ci verranno presentate per essere attentamente valutate”.

Ora il pressing è sul governo federale. “Mentre cerchiamo soluzioni a lungo termine, anche il governo federale ha un ruolo importante da svolgere. Toronto è la città più popolosa del Canada ed è il maggiore contribuente all’economia del paese”, si legge ancora nella dichiarazione.

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