Il Commento

Nuovo consiglio comunale,
luna di miele finita

TORONTO – Potrebbe essere tutta colpa dell’ex sindaco John Tory. Secondo il Comitato Esecutivo della Città (CEC), in un punto all’ordine del giorno, raccomandato per il dibattito e l’adozione per la riunione del consiglio di mercoledì (oggi, ndr), Toronto si trova ad affrontare “sfide finanziarie [per un importo di] 46,5 miliardi di dollari”. Il budget effettivo era/è più vicino ai 16 miliardi di dollari.

La CEC riconosce che queste “sfide”/“pressioni” finanziarie e operative si sono verificate negli ultimi dieci anni, accumulando un tasso di 4,5 miliardi di dollari all’anno, tenendo conto di tutti i fattori. La CEC aggiunge che “L’analisi ha rappresentato il primo modello operativo e finanziario consolidato della CIttà in 10 anni”! (cosa si faceva prima?)

Per affrontare queste sfide, che non sono apparse miracolosamente dopo l’elezione suppletiva del sindaco e che erano presenti quando la stragrande maggioranza dei consiglieri comunali era al timone prima delle ultime elezioni, il Comune raccomanderà l’imposizione di alcune misure (vedi il link https://secure.toronto.ca/council/agenda-item.do?item=2023.EX7.1).

La prima tra le misure raccomandate per l’attuazione sarà un’imposta comunale sul trasferimento fondiario progressiva compresa tra il 3,5% e il 7,5% per le proprietà al momento della vendita/registrazione con un intervallo di valore dai $ 3.000.000 ai $ 20.000.000. Questo intervallo non è più appannaggio dei super-ricchi, ma è un obiettivo attraente per chi è politicamente motivato.

Se possiedi un’auto e pensi di poter fare acquisti in luoghi in cui il parcheggio è “gratuito” per i clienti, ripensaci. Idem se vuoi goderti lo spazio libero extra nella tua proprietà. Il Comune propone di tassare e tassare ancora, e ancora.

Ma non è colpa loro, dicono i consiglieri. La mozione include “una dichiarazione assolutrice” di ciò che potrebbe seguire. La mozione “informa i governi provinciale e federale che, in assenza di un nuovo quadro fiscale, la Città sarà tenuta a ridurre i livelli di servizio essenziali e ad annullare progetti di infrastrutture, compresi quelli che contribuiscono alle priorità intergovernative”.

In altre parole, se gli altri livelli di governo non pagano di più, dovranno farlo i bravi cittadini di Toronto. Trentadue persone si sono registrate per intervenire, altre sessantotto hanno scritto con un commento. Si può solo supporre che coloro che sostengono la mozione abbiano organizzato i propri sostenitori.

Potrebbe non avere importanza. Grazie alla legislazione “Sindaco forte” del premier Doug Ford, il sindaco Chow avrà bisogno di soli otto consiglieri per imporre tali tasse. Uno di loro ha “dichiarato conflitto” e non voterà. Suo figlio, l’ex consigliere Josh Colle, è impiegato presso la società di contabilità incaricata della preparazione del piano.

Nella foto in alto, una seduta del consiglio comunale di Toronto (da https://www.toronto.ca/city-government/council);

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