Canada

No vax a Toronto,
disagi ma nessun incidente

TORONTO – Dopo aver creato disagi di ogni tipo e fatto uscire dai gangheri i residenti di Ottawa, i camionisti del cosiddetto “Freedom Convoy” sono giunti anche a Toronto, Quebec City, Winnipeg, Fredericton, Vancouver, Vittoria, Regina paralizzando il traffico nel centro delle città.

A Toronto i manifestanti, che si sono radunati a Queen’s Park, hanno scandito slogan contro l’obbligo vaccinale. A quella che inizialmente doveva essere la protesta dei camionisti si è ben presto unito tutto il mondo no vax canadese che contesta vaccini, mascherine, regole di salute pubblica atte a frenare la diffusione del Covid-19 ed i governi di ogni livello che, a parer loro, non stanno gestendo bene la pandemia. Sempre ammesso, dicono i negazionisti, che la pandemia esista.


La città, sabato, era in assetto di guerra: per dar man forte ai poliziotti di Toronto, in caso di disordini, sono stati chiamati anche agenti della Peel Regional Police. Un manifestante di 22 anni è stato arrestato per aggressione con un’arma e possesso di una bomba fumogena ma nel complesso quella di Toronto è stata una manifestazione che non è sfociata in violenze e nell’ostentazione di simboli come svastiche. “C’erano bandiere di tutti i Paesi del mondo, persone di tutte le razze e religioni, tutti erano lì assieme come canadesi – ha detto Raul Lima, presente alla manifestazione – ho incontrato persone molto educate e, a parte uno o due manifestanti un po’ sopra le righe, tutti erano lì per dire al governo che la loro voce deve essere ascoltata. Tutto sommato è stata una manifestazione estremamente positiva”.

Meno positivo, per i residenti di Toronto, è stato invece il rallentamento del traffico all’incrocio tra Bloor Street West e Avenue Road dove centinaia di persone e diversi camion hanno bloccato la strada per ore.

Il sindaco di Toronto John Tory si è comunque detto soddisfatto che la protesta sia stata pacifica e che non abbia creato troppi inconvenienti agli ospedali del centro: “Voglio ringraziare tutti i residenti, le aziende sanitarie e i servizi di emergenza per la loro continua pazienza nell’affrontare il rallentamento del traffico e il rumore creati da questa protesta”, ha affermato Tory.

Intanto, fin dall’inizio delle proteste nelle varie città canadesi l’Ontario Trucking Association (OTA) ha preso le distanze dai camionisti e dalle persone che si sono unite a loro con una dichiarazione in cui afferma di non sostenere le proteste su strade pubbliche, autostrade e ponti. Inoltre, ha fatto presente l’OTA la maggior parte dei camionisti dell’Ontario è vaccinata. “Mentre alcuni canadesi sono confluiti a Queen’s Park per esprimere la loro disapprovazione all’obbligo vaccinale, sembra che la maggior parte dei manifestanti non abbia alcun legame con l’industria degli autotrasporti e non rappresenta il punto di vista dell’Ontario Trucking Association o dei suoi membri”, ha affermato OTA.

In risposta alla manifestazione, un gruppo di operatori sanitari ha organizzato una contro-protesta. “Vogliamo far sapere ai residenti di Toronto che vogliamo garantire che abbiano libero accesso agli ospedali del centro, alle cliniche comunitarie”, ha detto a CP24 il dottor Philip Berger, organizzatore del raduno “Access to Care”.

Ad Ottawa, intanto, la protesta che alcuni hanno descritto come un’”occupazione”, è giunta al decimo giorno, con ingorghi del traffico, veicoli che suonano i clacson e difficoltà negli spostamenti che angustiano i residenti. La polizia di Ottawa ha segnalato atti di vandalismo, molestie, espressioni di odio e violenza e la continua ostruzione di molti servizi. E mentre centinaia di camion rimangono parcheggiati a Parliament Hill, il sindaco della città Jim Watson ha detto che la situazione è “fuori controllo”. “Ci sono più manifestanti che poliziotti – ha detto Watson – la polizia deve fare di più, occorre essere più proattivi quando si tratta di dimostrazioni come questa”.

Foto: Corriere Canadese – Raul Lima

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