Nissoli: “Riforme
per il riacquisto della cittadinanza”

TORONTO – “Auspico che con una maggioranza chiara di Centro Destra, nella prossima Legislatura si possano fare le riforme necessarie a semplificare il riacquisto della cittadinanza per chi l’ha perduta in seguito ad espatrio”. Fucsia Nissoli Fitzgerald (nella foto sopra) torna sul suo cavallo di battaglia in vista del voto.

Nelle due legislature in cui è stata eletta deputata, l’esponente di Forza Italia ha cercato concretamente di sciogliere questo nodo politico che interessa milioni di italiani all’estero, scontrandosi per ora contro un muro che ha bloccato ogni possibilità di svolta. Ora, durante un’intervista concessa al Corriere Canadese, rinnova il suo impegno per portare a compimento la tanto sospirata riforma. Nissoli Fitzgerald è in corsa per un seggio a Montecitorio nelle fila del centrodestra nella ripartizione Nord e Centro America.

“Questa – dichiara – è una battaglia che sto conducendo dalla prima volta che sono stata eletta ed ho presentato un disegno di legge ad hoc sia nella scorsa Legislatura che in quella che sta finendo senza che si potesse arrivare a discutere con pacatezza e razionalità tale problema. Infatti, le congiunture politiche hanno fatto in modo che il tema fosse messo sempre in secondo piano. Auspico che con una maggioranza chiara di Centro Destra, nella prossima Legislatura si possano fare le riforme necessarie a semplificare il riacquisto della cittadinanza per chi l’ha perduta in seguito ad espatrio”.

Come sta andando questa campagna elettorale?
“E’ una campagna elettorale complessa che arriva nel mezzo della crisi politica internazionale e quella economica ed energetica. All’estero, dove si vota con le preferenze, con un territorio così vasto, il tempo è poco ed è difficile raggiungere personalmente tutte le Comunità italiane ma ci si aiuta con i mezzi informatici”.

Mi può indicare tre temi chiave della sua piattaforma programmatica?
“La cittadinanza, la promozione culturale ed il made in Italy culturale e materiale e il miglioramento dei servizi consolari”.

Servizi consolari, quali potrebbero essere le riforme necessarie?
“Ritengo che nell’attuale contesto di forte innovazione della Pubblica Amministrazione bisogna fare in modo che anche i consolati usufruiscano di questa opportunità sia per snellire il lavoro sia per offrire un servizio più veloce e il più diretto possibile si connazionali residenti all’estero. Pertanto, fatti salvi i dovuti controlli di sicurezza, lavoreremo per incrementare il processo di digitalizzazione dei consolati magari offrendo dei servizi anche attraverso la piattaforma informatica evitando il più possibile gli spostamenti verso le sedi consolari. Questo significa venire incontro alle esigenze dei cittadini e rendere la macchina burocratica al passo con i tempi! Inoltre, bisogna incrementare il personale, sia quello di ruolo che quello a contratto, come indicato nella Risoluzione che ho presentato in Commissione esteri e che è stata approvata all’unanimità”.

Copertura sanitaria per i viaggi in Italia e carta d’identità elettronica: riusciremo ad averle per i residenti della nostra circoscrizione?
“Ritengo che la carta d’identità elettronica per gli iscritti Aire possa essere conseguenza del processo di innovazione della Pubblica Amministrazione e con un Governo di Centro Destra non ci saranno difficoltà a renderla disponibile anche per l’estero. Per quanto concerne la copertura sanitaria per il periodo in cui torniamo in Italia, devo dire che siamo determinati, come Forza Italia e Centro Destra, ad assicurarla affinchè ogni italiano possa usufruire del pieno diritto alla tutela della salute. Facendo questo favoriremo anche il cosiddetto Turismo delle radici”.

Cosa fare per difendere e promuovere il Made in Italy?
“In passato io ho proposto di istituire, presso le sedi diplomatiche, un ufficio che si occupasse della lotta alla contraffazione usando gli strumenti del diritto interno degli Stati di riferimento e ritengo che sia uno strumento fondamentale importante da affiancare ad altri strumenti ed azioni, come una più efficace comunicazione su cosa è realmente Made in Italy anche con l’aiuto delle Comunità italiane all’estero”.

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