Ontario

Neve guastafeste, rientro a scuola
solo a Toronto

TORONTO – Questa volta a rompere le uova nel paniere è stata la neve. Il tanto atteso giorno, quello del ritorno a scuola, era finalmente arrivato anche per gli studenti di Toronto e delle regioni di York e Peel ma ieri mattina a varcare la soglia della propria scuola sono stati solo quelli di Toronto. Ad essere cancellato, a causa della copiosa nevicata in città, è stato solo il servizio scuolabus.

“Dal momento che oltre il 93% degli studenti del Toronto District School Board (TDSB) che attualmente frequentano la scuola in presenza non utilizza uno scuolabus, le scuole rimarranno aperte”, ha twittato nelle prime ore di ieri mattina il Toronto District School Board.

Al provveditorato pubblico ha fatto eco il Toronto Catholic District School Board che ha aperto le sue scuole per i ragazzi che seguono le lezioni in presenza.

Cancellati gli scuolabus e chiuse invece le scuole di York, Peel, Halton, Hamilton, Niagara, Simcoe County e, a seconda delle zone, sia quelle pubbliche che cattoliche di Durham.

Oggi, comunque, i ragazzi di ogni parte della provincia dovrebbero poter tornare nelle loro aule assieme a compagni di classe e insegnanti. Un rientro, questo auspicato e temuto al tempo stesso: se da un lato ne guadagna la salute mentale dei bambini e viene alleviato lo stress dei genitori, dall’altro l’allarmante aumento di varianti più contagiose del nuovo coronavirus, non fanno di certo dormire sonni tranquilli.

Il governo della provincia, dal canto suo, ha deciso di affiancare alle lezioni in presenza una serie di nuove misure: anche i bambini dal grado 1 al grado 3, ad esempio, sono tenuti ad indossare le mascherine in classe e se necessario anche all’aperto. Ma grande fiducia viene riposta nello screening e nei test per scoprire i positivi asintomatici. Il ministero dell’Istruzione della provincia prevede, è stato comunicato, di condurre ogni settimana test su studenti e personale asintomatici in un massimo di 40 scuole diverse di Toronto. Nella città sono state istituite inoltre cliniche mobili per i test in otto scuole mentre nella York Region questa settimana sono in atto piani per condurre i test in 16 scuole. Nella Peel Region le cliniche mobili sono state allestite presso quattro scuole.

Quel che ufficiali sanitari ed epidemiologi – inclusi i medici del Sick Kids Hospital – temono è che alla riapertura delle scuole facciano subito seguito altri allentamenti alle restrizioni che interessano gli esercizi commerciali e altre attività al momento chiuse.

Secondo Lawrence Loh, Medical officer of health della Peel Region, il governo provinciale dovrebbe frenare la revoca di altre restrizioni nella regione, inclusa la riapertura di attività non essenziali, per due o quattro settimane. “Il ritorno a scuola significa che studenti, genitori, insegnanti e personale lasciano le loro case e si spostano nella comunità più di quanto facessero prima – ha affermato Loh – quando avviene un cambiamento del genere nella comunità, di solito è bene attendere almeno uno o due periodi di incubazione del virus per vedere quale impatto ha sul numero dei casi”.

Dello stesso avviso è la specialista in malattie infettive Tuite: “Abbiamo la tendenza a fare troppi cambiamenti contemporaneamente… e poi facciamo fatica a sapere cosa sta causando un eventuale aumento dei casi – ha detto Ashleigh Tuite, epidemiologa della Dalla Lana School of Public Health dell’Università di Toronto – tutti vogliono che le scuole riaprano e rimangano aperte. Il modo per farlo è aprire le scuole e attendere un po’ di tempo… per vedere cosa succede con i contagi, e per assicurarsi che le cose vadano nella giusta direzione. Poi si può iniziare a riavviare altri settori della nostra economia”.

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