TORONTO – Da lunedì i residenti dell’Ontario hanno potuto fare acquisti, vedere un film e assistere a una partita di hockey senza indossare una mascherina per la prima volta dopo circa un anno e mezzo.
La provincia ha infatti revocato l’obbligo di questo dispositivo di protezione individuale nella maggior parte degli spazi pubblici.
Una imposizione, questa, che è caduta anche nelle scuole pubbliche dove, anche se hanno avuto il permesso di frequentare le lezioni con il volto scoperto, molti studenti hanno preferito continuare ad indossarla.
La gioia di poter finalmente riprendere a vivere come nel periodo pre pandemia viene offuscata dal Covid-19 che continua a circolare e a infettare le persone.
La pandemia non è finita, dicono coloro che non vogliono ancora abbandonare la mascherina. Un genitore, ad esempio, ha affermato che sua figlia di sei anni, che ha ricevuto due dosi di un vaccino contro il Covid, per ora indosserà la mascherina a scuola. “Ho visto la maggioranza delle persone a scuola indossare ancora mascherine, quindi penso che sia positivo”, ha detto Branav Jalan.
I fatti parlano da soli. Nonostante il governo abbia rimandato al mittente la richiesta fatta da numerosi provveditorati di mantenere ancora per qualche tempo l’obbligo di mascherina, i genitori sono restii a mandare i bambini a scuola a viso scoperto. Unico consiglio scolastico che non si è piegato è quello di Hamilton-Wentworth: qui la mascherina rimarrà in vigore sino al 1 aprile.
Dalla sua parte si è schierata la leader dell’Ndp Andrea Horwath. “Il provveditorato sta chiaramente ascoltando i consigli di alcuni esperti di salute pubblica e di una coalizione di ospedali pediatrici che esortano il governo a mantenere le mascherine obbligatorie nelle scuole per qualche altra settimana – ha detto – penso che la sua decisione si basi su questo ed io nutro un certo rispetto per la sua posizione”.
A nessuno è sfuggita la determinazione del governo nel dare il via all’eliminazione delle mascherine dal 21 marzo. A nulla sono valse proteste, consigli, pareri medici. Ford è stato irremovibile. Il 21 marzo era il giorno stabilito ed il 21 marzo doveva essere, neppure un giorno di più.
“I provveditorati dovrebbero essere in grado di lavorare con il governo per fare ciò che è necessario nella loro comunità locale – ha affermato l’House Leader liberale John Fraser – stiamo parlando di due settimane, solo due settimane… Il governo è inflessibile su questo e non capisco perché”.
Sul piede di guerra è l’Ontario Students For Covid Safety che lunedì ha organizzato proteste davanti a varie scuole superiori. “Le mascherine ci hanno aiutato durante la pandemia e, nel complesso, penso che dovremmo continuare a usarle”, ha detto uno studente. “Mi sento molto insicuro… Vivo con i miei genitori che sono anziani, devo proteggere anche loro”, ha aggiunto un altro ragazzo mentre Sophia Alexanian, una delle organizzatrici della manifestazione ha affermato che “ignorare il problema non lo fa sparire”.
C’è poi anche chi della nuova linea guida targata Ford-Lecce se ne fa un baffo. Robert Burns, che indossava una mascherina medica mentre si recava in un centro commerciale a Toronto, ha detto di essere “indifferente” alla revoca dell’obbligo delle mascherine, ma di sperare che le persone non agiscano “incautamente”.
“Personalmente, continuerò a indossarla. Penso che sia più sicuro”, ha detto. L’uso della mascherina è diventato una scelta personale.
L’obbligo non c’è più ma l’ansia è rimasta. Il Chief Medical Officer of Health Kieran Moore ha affermato che rendere le mascherine opzionali “non indica che il Covid-19 è scomparso o che la pandemia è finita”, ma significa che “l’Ontario è arrivato a un punto in cui è in grado di gestire il virus”.