Canada

Ma quale Brexit: gli italiani
scelgono ancora Londra

Continua l’inchiesta del Corriere Canadese sul fenomeno migratorio che interessa l’Italia, con una particolare attenzione per il Canada. Tutti i dati presenti sono stati elaborati sulla base del Rapporto Migrantes 2022.

TORONTO – Non c’è Brexit che tenga: gli italiani che decidono di andare a vivere all’estero continuano a considerare l’Inghilterra come la meta preferita da raggiungere. La conferma arriva dall’istantanea scattata dal Rapporto Migrantes 2022, che mette in luce come quasi un italiano su quattro che lo scorso hanno ha lasciato il Belpaese ha deciso di trasferirsi nel Regno Unito. Una percentuale impressionante, che comunque conferma le tendenze degli ultimi anni e che ribadisce come la stretta voluta da Londra con l’uscita dall’Unione europea non abbia avuto particolare conseguenze sul fenomeno migratorio italiano diretto in Gran Bretagna.

Stando al rapporto, dei 154mila italiani espatriati nel 2021, ben 19.275 sono andati a vivere nella terra di Albione, pari al 23 per cento del totale. Ma più in generale, possiamo tranquillamente affermare che l’italiano come lascia il Belpaese preferisce comunque rimanere in Europa. E la conferma arriva dalla classifica generale sulle mete del fenomeno migratorio italiano degli ultimi dodici mesi – o meglio di quelli presi in considerazione dalla Fondazione Migrantes – che vede nelle prime cinque posizioni nazioni del Vecchio Continente.

Al secondo posto troviamo la Germania, un’altra meta tradizionale dell’emigrazione italiana, con 11.765 connazionali che si sono scritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (Aire) nell’ultimo anno, apri al 14 per cento del totale.

Sul terzo gradino del podio troviamo la Francia con 9.447 immigrati italiani, pari all’11,3 per cento.

Seguono la Svizzera, con 7445 iscrizioni all’Aire (8,9 per cento) e la Spagna, con 4.853 connazionali nuovi residenti (5,8 per cento).

Nella sesta e nella settima posizione troviamo i primi due Stati extraeuropei: anche in questo caso ci troviamo davanti a due realtà che negli ultimi 150 anni sono state mete tradizionali del fenomeno migratorio italiano. Si tratta del Brasile con 4.553 immigrati italiani (5,4 per cento) e degli Stati Uniti, 3.156 (3,8 per cento).

Chiudono la top ten il Belgio, l’Olanda e l’Australia. Sono 2.115 gli italiani iscrittisi all’Aire di Bruxelles nell’ultimo anno (2,5 per cento), mentre nei Paesi Bassi si sono registrate 1.805 nuove iscrizioni (2,2 per cento). Nel Paese dell’Oceania invece gli italiani che hanno preso la residenza negli ultimi dodici mesi sono stati 1.783 (2,1 per cento). Pressoché identico il numero di italiani che si è trasferito in Argentina lo scorso anno, 1.781.

A chiudere la classifica delle principali mete dell’emigrazione italiana nel 2021 troviamo l’Austria (1.531, pari all’1,8 per cento, l’Irlanda (1.060, pari all’1,3 per cento e infine il Canada, con 896 nuovi iscritti all’Aire pari all’1,1 per cento del totale.

Per quanto riguarda la suddivisione continentale calcolata nel Rapporto Migrantes, a fare la parte del leone è – come abbiamo già accennato – l’Europa, che attrae il 78,6 per cento dell’emigrazione italiana, seguita dall’America Meridionale con il 9 per cento del totale.

Il Nord e Centro America è meta del 5,7 è per cento gli emigrati italiani che hanno lasciato il Belpaese nell’ultimo anno, mentre Africa, Asia e Oceania combinate catturano il 6,7 per cento degli emigrati italiani.

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