Cultura

Lucca 2021, il festival del fumetto
dopo la pandemia

LUCCA – Si è tenuta dal 29 ottobre all’1 novembre la cinquantacinquesima edizione del “Lucca Comics & Games”, il festival dedicato a cultura fumettistica e videoludica più grande d’Italia e tra i più importanti a livello mondiale; un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati, che ogni anno in queste date invadono le stradine del borgo medievale, spesso indossando i costumi dei loro eroi preferiti.

Quest’anno l’evento era particolarmente atteso: nel 2020, infatti, il festival (che per l’occasione aveva cambiato nome in “Lucca Comics & Changes”) aveva dovuto essere ripensato per potersi riproporre in formato puramente telematico. Adesso finalmente si è potuti tornare in presenza, ma con le necessarie precauzioni e, soprattutto, con ingressi contingentati. I posti disponibili sono andati tutti esauriti, e si stima che i visitatori siano sati circa centomila: cifra ragguardevole, ma comunque molto ridotta rispetto alle edizioni precedenti, in cui si era arrivati anche al triplo.

Anche a livello di spazi si è reso inevitabile scendere a compromessi, che hanno dato adito, nelle settimane passate, ad alcune contestazioni; tra i punti dolenti ha avuto particolare risalto la questione dell’area dedicata alle produzioni indipendenti, che più di tutte fanno affidamento sulla “vetrina” di Lucca per far conoscere la loro offerta, ma che richiamano ovviamente meno visitatori rispetto ai giganti dell’industria. Di fronte alle polemiche, gli organizzatori sono alla fine corsi ai ripari riservando un padiglione piuttosto centrale per questi editori.

Insomma, al netto delle prevedibili complicazioni, si può dire che il Lucca Comics sia riuscito “a riveder le stelle” come recita lo slogan di questa edizione, che cita ovviamente l’ultimo verso dell’Inferno dantesco (l’omaggio al Sommo Poeta è esplicito anche nel poster dell’evento, disegnato da Paolo Barberi).

Come sempre, il festival ha richiamato una miriade di ospiti prestigiosi. Tra gli autori internazionali il fumettista Frank Miller, noto soprattutto per il suo lavoro sul personaggio di Batman ma anche per opere originali come “300” e “Sin City”; sul fronte italiano la lista è davvero troppo lunga, ma ricordiamo almeno Licia Troisi (nota come la “regina del fantasy” italiano), Giacomo Bevilacqua (“A Panda Piace”), Josephine Signorelli (Fumettribrutti), Leo Ortolani (“Rat-Man”), Roberto Saviano (in veste di sceneggiatore del suo primo libro a fumetti, l’autobiografia “Sono ancora vivo”, disegni di Asaf Hanuka), e non ultimo Zerocalcare, che ha presentato la serie animata “Strappare lungo i bordi, in arrivo la prossima settimana su Netflix; ma anche cantanti di grido come Mahmood e Caparezza.

Come sempre, il festival ha visto anche l’assegnazione di una serie di premi negli ambiti della ludica, dei prodotti multimediali e ovviamente del fumetto (i prestigiosi “Gran Guinigi” e “Yellow Kid”). Quest’anno il riconoscimento di “Maestro del Fumetto” è andato a un vero e proprio veterano, Lorenzo Mattotti, attivo come sceneggiatore e soprattuto disegnatore da quasi mezzo secolo, che solo due anni fa era stato anche segnalato a Cannes nella sezione “un certain regard” per il lungometraggio animato “La famosa invasione degli orsi in Sicilia”.

Il poster di Lucca Comics & Games 2021 realizzato da Paolo Barbieri (credits: luccacomicsandgames.com)

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