Il Commento

L’Eccellenza Andrea Ferrari:
il volto dell’Italia

TORONTO – Non capita tutti i giorni che il rappresentante ufficiale di uno stato [straniero] venga a visitare la vostra sede. Nessuna mancanza di rispetto nei confronti di Luca Zelioli, Console Generale a Toronto (anche per l’ Ontario e la Manitoba). Ha già dimostrato di dedicarsi all’adempimento dei suoi obblighi nei confronti della diaspora e dell’Italia, nel modo professionale e socievole che ci si potrebbe aspettare da uno cosi’ altolocato.

Sua Eccellenza Andrea Ferrari ha preceduto la sua visita negli uffici del Corriere Canadese con meticolosa attenzione ai dettagli e al protocollo tanto che ci siamo chiesti se la nostra umile sede fosse stata elevata ad una gerarchia istituzionale di cui non eravamo stati messi a conoscenza. Per i nostri lettori è importante riflettere che così opera una “struttura di classe”, come l’Italia, che “incontra il mondo”: con deferenza e rispetto per l’ospite, indipendentemente dalla sua importanza o dimensione.

Come misura del “livello di attenzione”, il signor Luca Zelioli, Console Generale, ha fatto della sua “missione personale” quella di garantire che non ci fossero sorprese, né ostacoli alla conduzione degli affair, come si suol dire. Non aveva bisogno di preoccuparsi. Sua Eccellenza si è immediatamente presentato a suo agio, disarmando il nostro staff con la sua apertura, il suo fascino e il suo desiderio di far sentire tutto il personale come se fossero al centro della sua attenzione… perché lo era.

Godeva di ulteriore vantaggio perche’ accompagnato dalla sua gentile sposa, Maria Grazia Mattarella, la cui sola presenza sarebbe stata sufficiente a mettere tutti a proprio agio. Aveva portato con sé alcuni amici di famiglia e dell’Italia, il regista Marco Pontecorvo (vedi articolo di M. Policheni, 1 dicembre: Marco Pontecorvo si racconta, da ‘Pa-ra-de’ a ‘Per Elisa – Il caso Claps’) e sua moglie.

L’intento iniziale della visita era quello di esplorare i modi in cui le relazioni tra Canada e Italia potrebbero essere “migliorate”… un obiettivo nobile e pragmatico in ogni circostanza, per il quale saremmo sempre stati disponibili. Più significativo, anche se non dichiarato, è stato l’occasione di avere un incontro di “conoscenza reciproca” rimandato per troppo tempo. Colpa del Corriere.

Il tempismo di Sua Eccellenza non avrebbe potuto essere più opportuno: l’Italia ospiterà la conferenza del G7 nel 2024 e il Canada lo farà l’anno successivo. Avremo molto da ricercare, molto da discutere e molti programmi di carattere politico-economici da esplorare e valutare.

Andrea Ferrari, il consumato diplomatico, ha ammesso che per un mezzo come il nostro (che si occupa di affari internazionali più di quanto fanno le altre pubblicazioni mainstream canadesi) i temi potrebbero essere più che allettanti, date le condizioni economiche, le incertezze politiche nel bacino del Mediterraneo e nel [nostro] emisfero occidentale.

Avremo ampie opportunità per elaborare la strategia italiana per “incontrare il mondo” e valutare come il Canada risponderà all’invito e all’agenda per l’anno successivo in Canada.

Grazie all’Ambasciatore Ferrari, l’Italia ha già iniziato a testare il suo piano d’azione, il Corriere e il Canada dovranno mostrarsi non meno capaci.

Nella foto in alto, da sinistra: l’Editore Joe Volpe, l’Ambasciatore Andrea Ferrari e la moglie Maria Grazia Mattarella, il regista Marco Pontecorvo con la moglie e il Console Generale Luca Zelioli; qui sotto, alcuni momenti dell’incontro in redazione 

 

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