Ontario

Lavoratori Lcbo in sciopero, negoziati in corso

TORONTO – Più di cento dipendenti del Liquor Control Board of Ontario (Lcbo) hanno manifestato sabato nel centro di Toronto per chiedere il sostegno pubblico per lo sciopero che ha costretto alla chisura la maggior parte dei negozi per almeno due settimane. Circa 150 persone hanno partecipato alla manifestazione con cartelli che esortavano il governo a mantenere pubbliche le vendite di alcolici.

Chris Stefan ha affermato, ad esempio, che l’espansione delle vendite di alcolici ridurrà i 2,5 miliardi di dollari che l’Lcbo versa annualmente alle casse provinciali, il che, a suo dire, distoglierà i fondi dai servizi pubblici come l’assistenza sanitaria e l’istruzione verso le aziende private. “Questi sono soldi per costruire strade e ospedali che Doug Ford vuole privatizzare e dare invece ai miliardari”, ha affermato Stefan.

Migliaia di lavoratori dell’Lcbo hanno abbandonato il lavoro venerdì – dando il via alla prima interruzione del lavoro di questo tipo nella storia dell’organizzazione – dopo che le trattative tra il datore di lavoro e il loro sindacato non sono riuscite a raggiungere un nuovo accordo.

L’Ontario Public Service Employees Union(Opseu) ha affermato che i lavoratori sono preoccupati dal piano del premier Doug Ford di espandere il mercato degli alcolici, aggiungendo che i piani esistenti per consentire ai minimarket e a tutti i supermercati di vendere birra, vino e cocktail pronti da bere potrebbero comportare perdite di posti di lavoro.

L’Opseu si sta battendo anche per ottenere aumenti salariali e un numero maggiore di posti di lavoro a tempo pieno: il 70 per cento dei membri, secondo il sindacato, occupa attualmente solo posti part-time. “Stiamo lottando per la sicurezza del nostro posto di lavoro – ha detto il 59enne Uriel Barnett – amo il mio lavoro. Non voglio che il premier di questa provincia regali semplicemente i soldi dei contribuenti ai suoi amici dei grandi magazzini”.

Barnett ha detto di aver trascorso gli ultimi due anni come lavoratore occasionale, una categoria di dipendenti che, a suo dire, non ha orari di lavoro garantiti e una scala salariale inferiore rispetto ai dipendenti permanenti a tempo pieno.”A volte potresti avere dei turni di lavoro, a volte potresti non averne”, ha detto.

Dal canto suo l’LCBO ha affermato che circa la metà dei lavoratori occasionali ha la garanzia di almeno 1.000 ore di lavoro all’anno.

Raggiungere una intesa in tempi brevi è quanto si augura il principale rivenditore di alcolici dell’Ontario. “Continuiamo a sperare di poter giungere rapidamente un accordo equo per i nostri dipendenti, consentendo al contempo il successo continuo dell’Lcbo in un mercato in continua evoluzione”, ha affermato in una dichiarazione.

Nel frattempo i punti vendita al dettaglio Lcbo dovrebbero rimanere chiusi per almeno altri 10 giorni. Dal 19 luglio 30 negozi aprirebbero venerdì, sabato e domenica per un numero limitato di ore. Nessun problema invece per i ristoranti, i pub e i supermercati che continueranno ad essere riforniti. I negoziati, intanto, proseguono.

Nella foto in alto: manifestazione di lavoratori dell’Lcbo (Instagram / opseusefpo)

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