La pittoresca Puglia, una perla per i registi
TORONTO – L’autore canadese David Bezmozgis, finalista del premio Giller, ha appena terminato le riprese del suo terzo lungometraggio in Italia. L’autore e regista, noto per il suo romanzo del 2014 “I traditori“, ha diretto l’adattamento cinematografico in Puglia per tre settimane a giugno. Le scene sono state girate a Bari, Bitetto, Monopoli, Mola di Bari e Modugno, ma sono state doppiate in città straniere. I traditori racconta la storia di “un politico israeliano caduto in disgrazia che si trova faccia a faccia con l’uomo che lo ha denunciato al KGB e lo ha mandato al Gulag”.
Con il contributo dell’Apulia Film Fund, dell’Apulia Film Commission e della Regione Puglia, i registi sono riusciti a trasformare diversi quartieri del variegato paesaggio pugliese in Crimea e Gerusalemme.
Una delle caratteristiche distintive e peculiare della Puglia è quella di essere stata un crocevia storico di civiltà. Dalle sue coste frastagliate ai diversi stili architettonici, la regione è un luogo ideale per diversi motivi, ma soprattutto per il suo paesaggio variegato.
In un settore in cui registi e finanziatori spesso litigano per i limiti di budget, raggiungere la verosimiglianza diventa il Santo Graal dell’artista. Questo potrebbe spiegare perché la Puglia, ad eccezione del Lazio, sia la regione più attiva per la produzione cinematografica. Le produzioni internazionali possono più facilmente trasformare il paesaggio pugliese per adattarlo alle proprie esigenze, grazie alla sua atmosfera soleggiata e agli edifici in pietra bianca e gialla.
L’Apulia Film Commission ha riferito nel 2024 che negli ultimi quindici anni quasi 500 produzioni audiovisive si sono trasferite nella regione per i loro film. L’impatto economico, affermano, è stato di quasi 100 milioni di euro sul territorio. Il fondo di finanziamento annuale della Film Commission è di 10 milioni di euro, e prevede che ogni richiedente programmi almeno il 25% delle riprese in Puglia. Nel processo, vengono assunte troupe cinematografiche locali, spesso a centinaia per le produzioni [americane] più grandi. Nel caso di I traditori, 45 italiani sono stati assunti sul set.
Se il Lazio non avesse due fondi cinematografici e la storica Cinecittà, la Puglia avrebbe la film commission più solida e aggressiva del Paese. La Roma-Lazio Film Commission è composta da due fondi. Uno è il Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, con un budget annuo di 9 milioni di euro. Il secondo è il Fondo Internazionale Cinema Lazio, con un budget annuo di 10 milioni di euro, focalizzato sulle coproduzioni internazionali.
Detto questo, l’Apulia Film Commission merita un riconoscimento per la sua crescita in termini di dimensioni e influenza nel panorama cinematografico internazionale. I responsabili della regione, almeno nel settore cinematografico e turistico, sembrano avere una solida conoscenza su come attrarre affari.
Investimenti strategici, incentivi cinematografici chiave e un sistema di supporto intuitivo per i registi hanno reso la Puglia una location privilegiata per i produttori di tutto il mondo.
(Immagini per gentile concessione di Vortex Media)
Massimo Volpe, autore di questo articolo, è un filmmaker e scrittore freelance di Toronto: scrive recensioni di film/contenuti italiani su Netflix