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Kabul, venti morti. “Colpa degli Usa”
Bambini spariti in aeroporto

KABUL – Almeno 20 persone sono morte negli ultimi sette giorni all’interno e nei pressi dell’aeroporto di Kabul durante le operazioni di evacuazione. Lo riporta ’Sky News’ su Twitter, citando fonti diplomatiche della Nato. Almeno sette le persone che sono morte nelle ultime ore durante i tentativi da parte della popolazione di lasciare il Paese dopo la conquista dei talebani, come ha confermato il governo britannico, spiegando in un comunicato diffuso che “le condizioni sul campo rimangono estremamente difficili, ma stiamo facendo tutto il possibile per gestire la situazione nel modo più sicuro possibile”.

Ieri l’ambasciata degli Stati Uniti in Afghanistan ha consigliato ai cittadini statunitensi di evitare di recarsi all’aeroporto a causa di “potenziali minacce alla sicurezza” dopo che migliaia di persone hanno tentato un nuovo ingresso in aeroporto, spaventate dagli spari che si sentivano costantemente intorno alla struttura.

“L’America, con tutta la sua forza e le sue strutture, non è riuscita a portare l’ordine all’aeroporto. C’è pace e calma in tutto il Paese, ma c’è caos solo all’aeroporto di Kabul”. Lo ha dichiarato l’esponente talebano Amir Khan Mutaqi, citato dall’agenzia di stampa ’Sputnik’.

Intanto, dopo il dramma delle mamme afghane, che nei giorni scorsi consegnavano i propri figli ai soldati stranieri perché li portassero via con loro, ora c’è il dramma dei bambini: sono sempre di più quelli che si stanno perdendo e scompaiono nel caos dell’aeroporto di Kabul, dove proseguono le operazioni di evacuazione di occidentali e afghani. È l’allarme lanciato da media locali come l’emittente ’Ariana’, che ha raccontato la storia di una famiglia di Kabul che si sta prendendo cura di un bambino rimasto incastrato nel filo spinato e che, nonostante gli sforzi, non è ancora riuscita a rintracciare i suoi genitori. Il bambino, 6 anni, ha dichiarato che la sua famiglia si era recata all’aeroporto nel tentativo di fuggire dal Paese. Apparentemente suo padre è caduto tra la folla e da quel momento in poi il bambino ha perso i contatti con entrambi i genitori. Giornalisti locali riferiscono che diverse persone stanno postando foto di bambini scomparsi all’aeroporto. Allo scalo di Kabul da circa una settimana si assiste a scene caotiche, con migliaia di persone che cercano di accedervi considerandolo l’unica via di fuga dall’Afghanistan dopo la presa del potere dei Talebani.

Intanto, una donna afghana ha partorito a bordo di un C-17 Globemaster dell’Us Air Force impegnato nelle operazioni di evacuazione dall’Afghanistan. La donna, si legge in una nota dell’Us Air Mobility Command, è entrata in travaglio durante il volo verso la base aerea di Ramstein in Germania. L’afghana ha iniziato ad avere complicazioni e il pilota è sceso di quota per aumentare la pressione dell’aria nell’aereo. Una manovra che, secondo il Mobility Command, le avrebbe salvato la vita: il bambino è nato poco dopo nella stiva dell’aereo.

Nell’immagine in alto, tratta da uno dei video che girano sui socials, una madre consegna il figlio ai soldati oltre il filo spinato all’aeroporto di Kabul

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