TORONTO – John Tory ha usato i nuovi poteri attivati dalla riforma voluta da Doug Ford ed è subito polemica. Il sindaco di Toronto ha deciso di non aspettare e nonostante il tema della svolta approvata dal governo provinciale sia ancora al centro del dibattito politico, ha messo in atto quanto previsto dalla nuova legge. Bypassando il consiglio comunale, senza alcuna discussione preventiva sulle possibili candidature, senza aver ascoltato e accolto alcun input da parte dei consiglieri comunali, il primo cittadino ha deciso di imporre la nomina di Paul Johnson a city manager, cioè il capo della burocrazia cittadina. In precedenza lo stesso Tory aveva affidato a un gruppo di quattro consiglieri comunali – Jennifer McKelvie, Coun. Stephen Holyday e l’ex consigliere Mike Layton – il ruolo di presentare una raccomandazione per il ruolo in questione, ma la creazione di questo pannello era avvenuta prima che entrasse in vigore la riforma del cosiddetto “super sindaco”.
È evidente che la polemica politica a City Hall e Queen’s Park sia destinata a continuare e ad allargarsi, anche alla luce dell’utilizzo immediato dei nuovi poteri da parte di Tory. Il governo provinciale, nel presentare il disegno di legge che avrebbe attivato la riforma, aveva giustificato la necessità di rafforzare i poteri del sindaco di Toronto per poter arrivare a decisioni più immediate in merito allo sviluppo urbano e alle concessioni edilizie: l’idea, sostenuta dal premier Ford e dal ministro degli Affari municipali Steve Clark, era quella di permettere all’amministrazione comunale di scavalcare le lungaggini burocratiche e amministrative in questo delicato settore per affrontare l’emergenza abitativa a Toronto.
Tory ha invece utilizzato subito i nuovi poteri per una nomina pubblica, che ovviamente non ha nulla a che fare con le premesse della legge stessa.
“Paul Johnson – ha dichiarato il sindaco di Toronto – è un leader con una comprovata esperienza di impegno nel servire le nostre comunità, creando efficienze e budget in modo efficace, il tutto ispirando i team. So che sarà un grande city manager per Toronto”. Succede a Tracey Cook, city manager ad interim dal 19 agosto, nominata temporaneamente lo scorso giugno per il ruolo ricoperto per quattro anni da Chris Murray.
Johnson è entrato a far parte della città come vice city manager per i servizi comunitari e sociali poco più di un anno fa, nel settembre 2021, dopo aver ricoperto vari incarichi presso la città di Hamilton per molti anni.
“Voglio ringraziare il sindaco John Tory e il comitato di assunzione per l’opportunità di affrontare questa nuova sfida – a detto Johnson in una nota – è un privilegio essere incaricato di guidare il servizio pubblico di Toronto, incredibilmente talentuoso e laborioso, per migliorare la qualità della vita dei residenti di Toronto, in particolare in un’era post-pandemia. Toronto è una città vivace e non vedo l’ora di costruire sull’importante lavoro che è già in corso: fornire servizi essenziali e migliorare la vivibilità dei nostri quartieri. Non vedo l’ora di iniziare”. La mossa ha suscitato una dura risposta del consigliere Josh Matlow, che ha detto di aver appreso dell’importante decisione da un comunicato stampa: “Mi congratulo con il nuovo city manager per la sua nomina e gli auguro il meglio”, ha scritto Matlow.
“La mia preoccupazione è per il fatto che il suo ruolo importante e potente non risponde più al consiglio comunale, ma ora è effettivamente un dipendente del sindaco, che può assumere e licenziare lui e altri alti funzionari unilateralmente, senza i necessari controlli ed equilibri”.
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