Cultura

John Cutruzzola,
un artista a tutto tondo:
“Do colore alle mie emozioni”

TORONTO – “Dipingo le mie emozioni. Dipingo quello che sento”. È racchiusa in questa affermazione l’arte di John Cutruzzola, pittore e scultore ben noto nella comunità di Brampton e non solo.

Originariamente ispirato dai grandi affreschi delle magnifiche chiese nella sua cittadina natale di Gagliato, in provincia di Catanzaro, John Cutruzzola ha visto in questi il valore di portare l’arte nella comunità, di renderla accessibile a tutti. Sì, proprio i magnifici affreschi sui soffitti sia delle più piccole chiese locali che delle più grandi cattedrali e del duomo sono rimasti nei suoi pensieri cristallizzandosi, quando era adulto, nella duplice filosofia di costruire splendidi edifici e dipingere altrettanto splendide opere d’arte personali.

È con una scatola di pastelli ricevuta in dono all’età di sei anni che John Cutruzzola ha iniziato a disegnare su quasi tutte le superfici, compresi i cantieri dove alla fine è andato a lavorare per sostenere la sua famiglia. Ma il desiderio di esprimersi attraverso l’arte in ogni sua forma non lo ha mai abbandonato così come quello di aiutare la comunità. E la comunità lo stima e apprezza le sue opere che nascono dalla sua grande sensibilità, dal desiderio di celebrare l’arte e farne partecipi tutti.

Cittadino dell’anno, filantropo, artista, musicista e mecenate dedicato alle arti, Cutruzzola è tutto questo. Non si accontenta solo di dipingere Cutruzzola, che ama anche la musica e occasionalmente si esibisce come tenore nell’ambito di iniziative di raccolta fondi per cause che gli stanno particolarmente a cuore.

L’arte di John è prolifica e varia. I paesaggi fanno parte del suo vasto portfolio, ma lo studio della figura femminile è ciò che lo ispira di più. E il motivo per cui condivide, il corpo femminile, in particolare il nudo, dice, “non riguarda la nudità ma la vulnerabilità di tutti noi”.

I paesaggi di John, poi, nascono spesso dai luoghi in cui ha viaggiato con l’architettura romana in primo piano e i paesaggi italiani che catturano veramente l’essenza del Bel Paese. Nel suo corpus di opere non mancano neppure occasionali ritratti di famiglia. I suoi dipinti ad olio originali sono in vendita e, sebbene raramente, l’artista ha anche svolto lavori su commissione per organizzazioni, enti di beneficenza e cause in cui crede, che sostiene o di cui è mecenate.

 

John ha frequentato la Sheridan’s School of Art e ha seguito molti, molti maestri di pittura in Francia, Inghilterra, California, Maine, Arizona e New York per imparare da loro. Sono dipinti, i suoi, noti per i colori forti, accesi, intensi.

Più recentemente, John ha esplorato una nuova forma d’arte, utilizzando la scultura (e la fusione in bronzo) per esaminare diversi temi, questa volta temi di bellezza e avidità. Ancora una volta, come per la vulnerabilità, anche l’avidità è qualcosa che riguarda tutti noi.

Si potrebbe tranquillamente dire che la sua opera d’arte è eclettica. “Mi annoierei se dipingessi sempre lo stesso soggetto. Seguo le mie emozioni, devi mettere qualcosa di te stesso nel dipinto”, dice.

Mai contento, per John Cutruzzola dipingere è emozionante, è una ricerca della perfezione che non esiste ma per raggiungere la quale bisogna sempre fare di meglio. “La sfida per l’artista è non accontentarsi mai, sperare sempre di fare meglio”. Ogni opera d’arte, per il pittore/scultore di origine calabrese, racconta una storia da condividere personalmente con il mondo anche se, “altri potrebbero vedere qualcosa di diverso nel mio lavoro, va bene, sono d’accordo se le persone vedono qualcosa di diverso”.

E molte opere di Cutruzzola possono essere ammirate alla Gallery 35 che si trova nel centro di Brampton al 35 Queen St. West.

Del resto i suoi contributi alle comunità artistiche e imprenditoriali non sono passati inosservati: l’italocanadese ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il Lescarbot Award del governo canadese per il suo contributo all’arte nella sua città (1991), il Business Person of the Year dal Brampton Board of Trade (1993), l’Arts Person of the Year dal Brampton Arts Council (2004) e il Citizen of the Year Awards dalla City of Brampton (2007) di Brampton.

La sua, è davvero una vita per l’arte.

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