Canada

Interferenze straniere, a Ottawa cooperazione bipartisan tra i partiti per approvare la legge

TORONTO – Il Canada si deve dotare di strumenti efficaci per contrastare le interferenze straniere prima delle prossime elezioni federali. Su questo assunto, che si basa sul fatto che sia sul voto del 2019 che in quello del 2021 ci sono state ingerenze dall’estero, stiamo assistendo a Ottawa a un insolito clima di collaborazione tra la maggioranza e le opposizioni per arrivare all’approvazione di una nuova legge che attiva una lunga serie di strumenti per tutelare il regolare svolgimento delle elezioni.

Da un lato abbiamo il Partito Liberale del primo ministro Justin Trudeau che a inizio maggio ha presentato un progetto di legge a firma del ministro degli Affari intergovernativi Dominic LeBlanc – il e Bill C-70, the “Countering Foreign Interference Act” – sulla base anche di quanto è emerso dai lavori della commissione parlamentare che ha esaminato quanto accaduto nelle due precedenti tornate elettorali e della commissione d’inchiesta che ha certificato l’interferenza proveniente dall’estero. Dall’altro, abbiamo il principale partito d’opposizione che porge – una volta tanto – il ramoscello d’ulivo e offre la propria disponibilità a una veloce approvazione del provvedimento.

A conferma di questo è arrivata la lettera inviata dal ministro ombra conservatore degli Affari Esteri, Michael Chong, nella quale l’esponente tory ribadisce la volontà del leader del partito Pierre Poilievre di far passare il progetto di legge in una corsia preferenziale parlamentare, per permettere quindi una rapida approvazione in commissione prima e alla House of Commons poi. L’atto legislativo di quasi 100 pagine introdotto all’inizio di questo mese propone una serie di nuove misure e modifiche alla legge, tra cui la creazione del registro degli agenti stranieri a lungo richiesto. Notando che ci sono voluti “anni” prima che questo disegno di legge venisse presentato, Chong ha detto che “l’inazione e il ritardo non possono continuare”.

“Il governo e l’opposizione ufficiale devono lavorare insieme per garantire che le nostre istituzioni democratiche e le nostre elezioni siano protette dalle minacce degli stati autoritari”, ha detto Chong. “Con l’avvicinarsi delle elezioni federali, il tempo stringe per rafforzare la fiducia che i canadesi hanno nelle nostre elezioni”.

In particolare, i conservatori si stanno offrendo di presentare una mozione di consenso unanime alla fine del dibattito in seconda lettura del disegno di legge C-70 che, se tutti i parlamentari fossero d’accordo, consentirebbe il rapido passaggio della legislazione attraverso la commissione e la Camera.

La legislazione è stata proposta in mezzo a un ampio controllo sulla gestione da parte del governo federale degli sforzi di interferenza straniera nelle elezioni del 2019 e del 2021 ed è stata accolta con favore anche dall’NDP federale.

LeBlanc quando ha presentato il disegno di legge C-70 sperava che la serie di riforme al suo interno potessero entrare in vigore prima del prossimo voto, promettendo di lavorare con i partiti di opposizione verso questo obiettivo, date le diffuse richieste di ulteriori azioni su questo dossier.

Parlando brevemente con i giornalisti all’uscita da una riunione di gabinetto a Parliament Hill, LeBlanc ha detto di essere stato rassicurato dall’offerta di Chong di lavorare insieme per approvare il disegno di legge e ha indicato un’apertura agli emendamenti per rafforzarlo.

 

More Articles by the Same Author:

Translate »