Canada

Incendi, emergenza
qualità dell’aria

TORONTO – La qualità dell’aria di Toronto è destinata a peggiorare. Da martedì, a causa degli incendi boschivi nel Quebec e nell’Ontario nord-orientale, il fumo continua ad essere avvertito, l’odore di bruciato riempie l’aria. Si prevede che la scarsa qualità dell’aria persisterà nel fine settimana in tutte le parti dell’Ontario, poiché pennacchi di fumo a macchia d’olio ricoprono la provincia.

Ad alzare il livello di rischio per la qualità dell’aria in città, in tutto l’Ontario e il Quebec è Environment Canada. Ottawa, Belleville e Kingston hanno registrato alcuni dei peggiori livelli di inquinamento atmosferico del paese.

Ieri, l’agenzia meteorologica, ha indicato che Toronto ha raggiunto il livello sette nell’indice della qualità dell’aria (AQHI) misurato in base all’impatto sulla salute. Un numero, questo, che indica un livello di rischio elevato al punto che le attività all’aperto sono sconsigliate. Sono stati numerosi infatti i provveditorati scolastici che hanno fatto rimanere in classe i ragazzi durante la ricreazione. Ma, di uscire di casa, non viene neppure consigliato a coloro che sofforno di patologie respiratorie. La situazione, insomma, è seria. Seria al punto che il governo federale sta studiando le opzioni per la creazione di una nuova agenzia nazionale di risposta ai disastri. In sostanza una versione canadese della Federal Emengency Management Agency (FEMA) pronta ad intervenire non solo per gli incendi, ma per tutti i disastri, comprese le inondazioni e le grandi tempeste come gli uragani. Ora che il Canada sta vivendo la peggiore stagione di incendi della storia ed i governi hanno dovuto ancora una volta chiedere ai militari di intervenire, si cerca di correre ai ripari.

Lo ha detto ieri il primo ministro Justin Trudeau durante una conferenza stampa alla quale erano presenti anche il ministro per la Preparazione alle emergenze Bill Blair, il ministro della Difesa canadese Anita Anand e il ministro per i Servizi agli indigeni Patty Hajdu. “Continuiamo a parlarne e a valutare nuovi meccanismi e nuovi modi per farlo, il Canada deve essere in grado di adattarsi a condizioni meteorologiche sempre più rigide – ha detto Trudeau – dobbiamo continuare a fare tutto il possibile per mantenere i canadesi al sicuro quando si verificano questi eventi meteorologici estremi, ma anche assicurarci di fare tutto il possibile per prevedere, proteggere e agire prima che si verifichino altri eventi come questi”.

All’inizio di questa settimana, Trudeau ha affermato che il governo è concentrato nel superare questa difficile stagione degli incendi e che è assolutamente necessario essere meglio preparati poiché il cambiamento climatico rende più probabili eventi come questi.

Il capo di stato maggiore della difesa, il generale Wayne Eyre, ha avvertito che l’elevata domanda di assistenza in caso di calamità da parte delle sue truppe sta mettendo a dura prova la capacità complessiva dell’esercito. Più di 500 soldati e specialisti militari, insieme ad attrezzature come bombardieri d’acqua e altri velivoli, sono attualmente schierati per aiutare a combattere gli incendi in Alberta, Quebec e Nova Scotia.

Ci sono stati più di 2.300 incendi in Canada quest’anno fino ad oggi. Più di 120.000 canadesi sono stati costretti a lasciare le loro case e migliaia sono ancora evacuati.

L’impatto dei roghi si fa sentire in lungo e in largo, in modo più acuto nelle comunità direttamente colpite, ma anche a centinaia di chilometri di distanza nelle principali città e persino a migliaia di chilometri a sud negli Stati Uniti.

Ieri il ministro della Salute Jean-Yves Duclos ha consigliato ai canadesi di indossare una mascherina N95 per meglio proteggersi, non dal Covid, ma dal fumo.

Nella foto in alto, un incendio in Ontario (Twitter ECCC Weather Ontario)

More Articles by the Same Author: