ROMA – Nonostante l’allarme per l’arrivo di nuove varianti del coronavirus, come quella indiana, risultano essere in lieve calo i neo contagiati in Italia, mentre rimane alto il numero di vittime. Sono stati ieri 8.444 i nuovi casi di contagi emersi dall’analisi di 145.819 tamponi effettuati su tutto il territorio nazionale. I decessi nelle ultime 24 ore sono stati invece 301, in aumento rispetto a domenica quando se ne erano registrati 217. Il tasso di positività sale leggermente dal 5,5% al 5,8%. Il totale delle vittime, da inizio pandemia, sale così a 119.539 decessi mentre i casi complessivi di Covid sfiorano i quattro milioni ed erano ieri 3.971.114. Gli attualmente positivi diminuiscono di 8.400 unità, diventando 452.812, mentre i dimessi ed i guariti sono 16.539 in più e complessivamente 3.398.763. I positivi in isolamento domiciliare sono tuttora 429.328, ma in calo di 8.360 unità rispetto a domenica.
Nel frattempo si è registrato un lieve calo della pressione sulle strutture ospedaliere. I ricoveri ordinari sono infatti 20.635, con un decremento di 27 unità rispetto alle 24 ore precedenti, mentre i pazienti in terapia intensiva sono 2.849, ossia 13 in meno rispetto a domenica.
La regione che ha ieri fatto registrare il maggior numero di nuovi casi è stata la Campania con 1.282, seguita dalla Sicilia con 1.069, dal Lazio con 964, dall’Emilia Romagna con 936 e dalla Lombardia con 872.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale, sono in tutto 17.751.562 i vaccini anti-Covid che sono stati somministrati in Italia, pari all’89,3% delle dosi sino ad ora consegnate, ossia 19.880.040 di cui 13.422.240 del vaccino Pfi zer/ BioNTech, 4.550.800 di AstraZeneca, 1.727.200 di Moderna e 179.800 del vaccino Johnson & Johnson. Ammonta invece a 5.215.459 il totale delle persone vaccinate completamente, ossia a cui sono state somministrate sia la prima che la seconda dose di siero. La somministrazione complessiva (che comprende anche chi ha solo ricevuto la prima dose, ndr) ha riguardato 10.206.439 donne e 7.545.123 uomini.
Nel dettaglio, le dosi sono state somministrate a 5.761.012 ultra ottantenni, 2.431.486 nella fascia d’età tra 70 e 79 anni, 668.900 nella fascia tra 60 e 69 anni, 2.400.493 a soggetti fragili o assistenti domiciliari, 3.179.188 ad operatori sanitari, 876.878 a personale impiegato in strutture sanitarie o di lungodegenza, 639.330 ad ospiti di strutture per anziani, 1.149.334 al personale scolastico, 314.022 nel comparto Difesa e 330.919 ad altre categorie.