ROMA – In Italia sono stati ieri 10.800 i nuovi casi di contagio da Covid-19. Dall’inizio della pandemia, almeno 2.166.244 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2. Quanto ai decessi sono stati ieri 348, per un totale di 75.680 vittime da febbraio del 2020. Le persone guarite o dimesse – su tutto il territorio nazionale – sono complessivamente 1.520.106, mentre sono state ieri 16.206 quelle uscite dall’incubo Covid. Gli attuali positivi risultano essere in totale 570.458, ossia 5.756 in meno rispetto a domenica. I cittadini vaccinati, in tutta Italia, sono saliti a 118.713. I tamponi effettuati ieri – su tutto il territorio nazionale – sono stati ieri 77.993, ovvero 24.981 in meno rispetto a domenica quando erano stati 102.974.
Un piccolo buon segnale è risultato il tasso di positività che si è stabilizzato attestandosi al 13,8% per il secondo giorno consecutivo. «Stiamo mitigando la malattia, riducendo la velocità di contagio, ma non riusciamo a controllarla», ha detto ieri Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano. «La situazione è ancora critica e decisamente instabile», ha sottolineato il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo.
Sul piano regionale, il Veneto rimane la regione più colpita nelle ultime settimane – durante la seconda ondata della pandemia – con i 1.682 casi registrati ieri, seguita dall’Emilia- Romagna con 1.600, dalla Sicilia con 1.391 e dal Lazio con 1.334 nuovi contagiati.
Tra le regioni che registrano il numero di neo positivi più bassi troviamo la Valle d’Aosta con 27, la Basilicata con 41 e l’Umbria con 54 nuovi casi di Covid-19.
Non è purtroppo ieri sceso il bilancio delle vittime, con nessuna regione che ha fatto registrare zero decessi, per il terzo giorno consecutivo. Il maggior numero di morti si è rilevato in Emilia-Romagna con 54 decessi, in Veneto con 50, in Sicilia con 34 ed in Campania con 31.
Aumentano nel frattempo le degenze ospedaliere, provocate dal coronavirus, ma solo quelle in area ’non critica’. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono erano ieri 242 in più, per un totale di 23.317 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva sono stati 4 in meno rispetto a domenica, portando il totale dei malati più gravi tuttora ricoverati a 2.579, mentre i nuovi ingressi in terapia intensiva – su tutto il territorio nazionale – sono stati ieri 136 in più di domenica. Il maggior numero di nuovi ingressi in terapia intensiva si è verifi cato in Lombardia, con 22 in più.