ROMA – Dopo una ’tregua’ durata solo 24 ore, tornano a salire sia il numero dei neo contagiati che quello delle vittime provocate dal Covid-19 in Italia. Sono stati infatti 10.497 i nuovi casi di coronavirus registrati, ieri, su 254.070 test – sia molecolari che antigenici – effettuati nelle trascorse 24 ore, su scala nazionale. Il tasso di positività è nel frattempo sceso al 4,1%, con un calo di un punto e mezzo percentuale rispetto al 5,6% registrato lunedì. Per quanto riguarda le vittime, nella giornata di ieri se ne sono purtroppo registrate altre 603. Lunedì i nuovi casi di positività erano stati 8.824 e le vittime 377, dunque entrambi i dati erano inferiori a quelli invece risultati ieri.
Ma – nelle ultime 24 ore – un dato parzialmente confortante è stato rappresentato dal calo di 57 unità tra i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva ospedaliera, nel saldo tra ingressi e uscite. Gli ingressi giornalieri in terapia intensiva sono stati ieri 176 ed in totale i ricoverati in rianimazione, su tutto il territorio nazionale, sono tuttora 2.487. I pazienti invece ricoverati in area medica – dunque nei reparti ordinari – sono risultati in calo di 185 unità rispetto a lunedì, portando il totale a 22.699.
Nel frattempo, si è ulteriormente allungata la lista dei medici uccisi dal Covid-19, in Italia. Si tratta di altri due camici bianchi: Aldo Zaffora, medico ospedaliero e specialista reumatologo e Riccardo Biagioli, dirigente medico legale Usl. Il totale delle vittime tra i camici bianchi, dall’inizio dell’emergenza, sale così a 294.
Sul piano giudiziario e del controllo del territorio, invece, le forze dell’ordine hanno ieri controllato 100.641 persone nell’ambito delle disposizioni per il contrasto della diffusione del coronavirus. Di esse, 995 sono state sanzionate e 10 denunciate per il mancato rispetto della quarantena. Sono i dati del Viminale, che indicano anche 15.461 attività commerciali controllate: 51 i titolari sanzionati, 25 gli esercizi chiusi.