Ontario

Il sospetto era in libertà su cauzione, è polemica

TORONTO – La notizia che il sospetto che per sfuggire ai poliziotti ha imboccato la 401 all’altezza di Whitby contromano causando tre vittime, aveva precedenti per furto ed era stato rilasciato su cauzione, non fa altro che gettare benzina sul fuoco.

Nel tentativo di eludere gli agenti della Durham Regional Police dopo il tentativo di rapina in un negozio Lcbo a Bowmanville, il sospetto si è schiantato contro una Nissan Sentra, uccidendo un bimbo e i suoi nonni in visita dall’India.

La polemica che si è scatenata dal 30 aprile, giorno dell’incidente, ha assunto ora toni più accesi. L’autista alla guida del furgone – identificato come il 21enne Gagandeep Singh – era a piede libero e sarebbe dovuto tornare al tribunale di Milton il 14 maggio. A rilasciarlo, quest’inverno dietro cauzione di 2.000 dollari, era stato un giudice del tribunale di Hamilton.

Da tempo, forze di polizia, cittadini e il leader conservatore Pierre Poilievre fanno pressione sul governo federale affinchè “modifichi la sua politica di cattura e rilascio su cauzione”. “Il conservatori con il loro buon senso fermeranno il crimine con il carcere e non la cauzione per i recidivi violenti”, ha twittato Poilievre.

Molti crimini vengono commessi proprio da persone che pagano una cauzione e vengono rimessi in libertà. La strage di pochi giorni fa ha acceso ancora una volta i riflettori sulla questione.

Afflitti dal dolore sono intanto Gokulnath Manivannan e Ashwitha Jawahar, la coppia sopravvissuta al terribile incidente che lunedì ha assistito ai funerali di due vittime – Manivannan Srinivasapillai, di 60 anni e di Mahalakshmi Ananthakrishnan, 50 – e ieri a quelli del figlio di tre mesi Aditya Vivaan. “Abbiamo perso tre delle persone più preziose della nostra vita”, ha dichiarato due giorni fa Gokulnath Manivannan.

Nel frattempo emergono altre informazioni su Gagandeep Singh che durante il tentativo di rapina all’Lcbo, aveva puntato un coltello contro un agente della polizia di Durham fuori servizio. Singh, dicono alcune fonti, è stato in Canada per un breve periodo come studente internazionale dall’India, ma era poi diventato un tossicodipendente.

I documenti del tribunale mostrano che Singh era stato accusato di tre furti: il primo in un deposito a Milton il 15 gennaio, un altro in un negozio Lcbo di Burlington il 28 gennaio e il terzo in uno stabilimento che si trova a Milton il 27 febbraio.

E non è tutto. Alcune fonti hanno indicato che Singh doveva rispondere anche di accuse di furto d’auto e possesso di droga.

Le indagini vengono condotte dalla Special Investigations Unit (Siu) che dovrebbe ora recarsi in una destinazione sconosciuta per avvisare la famiglia di Singh della sua morte.

In una casa a Brampton, elencata nei documenti del tribunale come indirizzo del suo garante, il proprietario ha detto che le persone che vivevano lì se ne sono andate diversi mesi fa, ma che gli agenti della Peel Regional Police erano passati da lì due settimane fa “alla ricerca di questi due ragazzi”.

Il resto, come si suol dire, è storia. Una brutta storia.

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