Il Covid-19 in Italia

In Italia 2.199 nuovi contagiati
e 77 decessi, positività all’1%

ROMA – Sono stati ieri 2.199 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre sale a 4.237.790 il numero complessivo di persone che hanno contratto il coronavirus. I decessi giornalieri sono stati 77, per un totale di 126.767 vittime dall’inizio della pandemia. Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 3.936.088, comprese le 8.912 uscite ieri dall’incubo del Covid. Gli attuali positivi risultano essere in tutto 174.935, ossia 6.791 in meno rispetto a martedì. I tamponi totali, compresi i molecolari e gli antigenici – effettuati su tutto il territorio nazionale – sono stati 218.738, ovvero 2.179 in meno rispetto alla giornata precedente. Tasso di positività pressoché stabile all’1% e cambiato di poco rispetto allo 0,9% precedente.

La Lombardia è risultata ieri essere la regione con il maggior numero di nuovi contagi, ossia con 322 casi, seguita dalla Sicilia con 320 e dalla Campania con 257 casi. Il maggior numero di morti – nelle trascorse 24 ore – lo si è invece registrato in Campania con 20 decessi, seguita dalla Lombardia con 10. E continuano ad essere in calo anche i ricoveri, in area critica e non.

I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono diminuiti di 303 unità rispetto a martedì, per un totale di 4.382 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva sono 27 in meno delle 24 ore precedenti, portando il totale dei malati più gravi a 661, con 24 nuovi ingressi in rianimazione.

Le dosi di vaccino contro il Covid – somministrate in tutto il Paese – sono state oltre 39,4 milioni. I cittadini che hanno ricevuto la seconda dose sono più di 13,3 milioni, pari al 24,69% della popolazione al di sopra dei 12 anni d’età.

“È necessaria una riflessione sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca ai giovani”. Lo ha detto il coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli. In Italia, il vaccino è raccomandato agli over 60.

“L’ulteriore riflessione – sostiene Locatelli – si rende necessaria soprattutto dopo i due casi di trombosi individuati recentemente: una ragazza di 18 anni ed una donna di 34 sono in gravi condizioni”. Ad entrambe le donne era stato somministrato il vaccino anglosvedese.

“Il vaccino di AstraZeneca è già raccomandato per gli ultrasessantenni, poiché il rapporto tra i benefici derivanti dalla vaccinazione ed eventuali rischi diventa incrementale con l’età e particolarmente favorevole sopra questa soglia”, ha concluso.

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