Il Covid-19 in Canada

Roadmap riaperture: Ontario
in fase 3 a partire da venerdì

TORONTO – Via libera alla fase 3 anticipata. Il governo provinciale ha deciso di accelerare sul fronte dell’allentamento delle restrizioni, spostando la data prevista dal 21 luglio a venerdì prossimo. L’esecutivo ha quindi ceduto alle pressioni di molti sindaci che chiedevano di anticipare la fase 3 delle riaperture, alla luce di tutti i dati epidemiologici registrati in Ontario e, allo stesso tempo, tenendo conto dei progressi significativi fatti nelle ultime settimane nella campagna di vaccinazione di massa.

“Grazie agli sforzi instancabili dei nostri eroi in prima linea – ha dichiarato il premier Doug Ford – e al costante impegno di tutti i residenti dell’Ontario a vaccinarsi, abbiamo superato gli obiettivi che ci siamo prefissati per entrare nella fase 3 della nostra roadmap”.

“Anche se questa è una buona notizia per tutti coloro che vogliono un ritorno alla normalità, non rallenteremo i nostri sforzi per vaccinare completamente tutti coloro che vogliono essere e lasciarci questa pandemia alle spalle una volta per tutte”.

La notizia non giunge inaspettata, visto che i segnali stavano andando tutti in quella direzione.

Per entrare nella fase 3 della roadmap, l’Ontario doveva aver vaccinato dal 70 all’80% degli individui di età superiore ai 18 anni con una dose e il 25% con due dosi per almeno due settimane, garantendo un livello più forte di protezione contro il COVID-19.

In questo momento oltre il 77% della popolazione in Ontario dai 12 anni in su ha ricevuto una dose di vaccino COVID-19 e oltre il 50% ha ricevuto la seconda dose.

Più di 16,6 milioni di dosi del vaccino COVID-19 sono state somministrate in tutta la provincia.

La provincia aveva anche bisogno di vedere un continuo miglioramento in altri indicatori chiave della sanità pubblica e dell’assistenza sanitaria, tra cui ospedalizzazioni, occupazione in terapia intensiva e tassi di incidenza dei casi settimanali.

Dopo essere entrato nella fase 2, nel periodo dal 29 giugno al 5 luglio 2021, il tasso di casi provinciali è diminuito del 23,3%. All’8 luglio, il numero di pazienti con COVID-19 nelle ICO è di 202, tra cui tre pazienti del Manitoba, rispetto ai 286 di due settimane fa.

La provincia prevede che queste tendenze positive continueranno nei prossimi giorni prima di entrare nella fase tre.

“L’Ontario – ha dichiarato Christine Elliott, vice premier e ministro della Salute – ha continuato a vedere miglioramenti negli indicatori sanitari chiave, consentendo alla provincia di passare al terzo passo della roadmap e riprendere in sicurezza più delle attività che ci sono mancate”,

“Anche se questa è una notizia entusiasmante, la maggior parte rimane vigile e continua a seguire la misura di salute pubblica che conosciamo il lavoro e ci tiene al sicuro. I vaccini rimangono il nostro biglietto per uscire dalla pandemia, quindi se non avete ancora prenotato il vostro appuntamento, per favore fatelo oggi.

Ma cosa cambierà in concreto con il passaggio dalla fase 2 alla fase 3?

A partire da venerdì saranno permessi incontri all’aperto ed eventi pubblici organizzati con un massimo di 100 persone, mentre saranno permessi assembramenti al chiuso ed eventi pubblici organizzati con un massimo di 25 persone.

Via libera ai servizi religiosi al chiuso, riti o cerimonie, compresi i servizi nuziali e i servizi funebri consentiti con distanziamento fisico. Per i ristoranti sarà consentito il consumo di pasti senza limiti al numero di clienti per tavolo con distanziamento fisico e altre restrizioni ancora in vigore.

Le strutture sportive e ricreative potranno operare con una capienza massima del 50% dello spazio interno. La capienza per gli spettatori indoor sarà o del 50% dei posti a sedere con un massimo però di 1.000 persone. La capienza per gli spettatori all’aperto sarà del 75% con un massimo di 15.000 persone.

Gli spazi interni per riunioni ed eventi potranno operare con distanziamento fisico e capienza massima al 50%.

Per i negozi essenziali e non, la capienza sarà illimitata a patto che si potrà garantire la distanza di almeno due metri tra i clienti.

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