Il Commento

Il Corriere Canadese
è sempre “qui, per voi”

TORONTO – Sono passati dieci anni da quando il Corriere Canadese è risorto dalle ceneri del fallimento. È giusto e realistico affermare che poche persone si aspettavano che la sua seconda vita durasse dieci settimane. Eppure, dieci anni dopo, eccoci qui: un team talentuoso, diligente e impegnato di scrittori, ricercatori, amministratori… e lettori. In formato cartaceo e digitale, inclusa la presenza sui social media, superiamo i cinque milioni di lettori all’anno.

Abbiamo intenzione di fare meglio e di aumentare la nostra portata perché dobbiamo, per i nostri lettori, essere rilevanti, attuali e riferire e analizzare quelle questioni ed eventi che riflettono i valori della nostra comunità come diaspora. Finora, la qualità del nostro prodotto si è guadagnata il rispetto di un pubblico estremamente fedele, al quale siamo grati.

Come lo siamo con quegli scrittori come Goffredo Palmerini, James Hansen, Michele Santulli e altri che ci forniscono materiale eccellente, rinfrescante e informativo. Il nostro è, come si dice in inglese, “a hard business”. I ricavi sono statici o in diminuzione; gli inserzionisti preferiscono i social media; i governi sono riluttanti ad accettare la realtà di un cambiamento demografico. Spendono le loro “risorse informative ($$$$)” su questioni e piattaforme non supportate dai residenti canadesi che pretendono di servire.

Nell’ultimo censimento, il 24% degli intervistati ha dichiarato di parlare una lingua diversa dall’inglese o dal francese a casa o al lavoro. Gli italiani costituiscono circa il 4,5% della popolazione canadese; 250.000 dichiarano ancora di parlare e leggere/scrivere la propria lingua madre. Il Corriere Canadese parla non solo dei loro valori e interessi come membri della diaspora, ma anche della loro lealtà come canadesi che costruiscono un Paese per le generazioni future.

Come editore/presidente, a rischio di sembrare vanaglorioso dei risultati ottenuti dal Corriere, attiro l’attenzione sul fatto che il giornale è l’unico quotidiano cartaceo in lingua italiana del Nord America. È il terzo quotidiano più longevo della Greater Toronto Area.

Solo a scopo illustrativo delle difficoltà del settore, attiro l’attenzione sul secondo classificato (Toronto Star), al momento del nostro rilancio. Affermava una distribuzione nei giorni feriali di 500.000 e una valutazione di mercato di circa 1,8 miliardi di dollari – chiaramente “fuori dalla nostra portata”. Tre anni fa è stato venduto per meno di 58 milioni di dollari.

Guidato da Francesco Veronesi, il nostro team a tempo pieno, composto da Rita Ellul, Tony Lomuto, Marzio Pelù, Maria Policheni, Priscilla Pajdo e supportato dal sottoscritto, insieme a scrittori occasionali freelance, è emerso come stampa professionale, e affidabile mezzo, come qualsiasi altra pubblicazione tradizionale… e con molte meno risorse. Ci sono stati altri scrittori che hanno scelto un’altra carriera.

Sarebbe miope ignorare il prezioso sostegno dell’Editoria in Italia e del Dipartimento del Patrimonio in Canada (attraverso il Consiglio Nazionale della Stampa e dei Media Etnici del Canada). Riconosciamo il loro impegno a favore della nostra lingua, la nostra cultura e il buon giornalismo.

Il Corriere Canadese, almeno la testata, è pubblicato dal 1954. Quando ha sospeso le operazioni nel 2013, poche persone erano disposte a “farsi avanti” per riavviarlo. Donato Montesano pensava che fosse un gioiello troppo prezioso per essere messo da parte. Si è rivolto ad alcuni amici, Sam Primucci, Tony Pascale e infine a me, affinché si unissero nel tentativo di mantenere vivi il nome e la voce. Lui e loro meritano il riconoscimento per aver “mantenuto la fede”.

Permettetemi di sottolineare che questa “rete di creatori e produttori” si riunisce ogni mattina per filtrare gli eventi della giornata attraverso una lente che vi terrà informati, interessati e lieti di dire che siete parte integrante del successo che il resto del Canada vede nel Corriere Canadese.

A voi: Auguri!

L’Editore del Corriere Canadese, On. Joe Volpe
Da sinistra: Jean Brazeau, Anthony Pascale, Danny Montesano e Joe Volpe
Alzira e Carlos Lima del Correio Canadiano
Festa nella redazione del Corriere Canadese per il decimo compleanno del giornale

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