Il Commento

Istruzione (2): TCDSB
disconnesso dalla realtà

TORONTO – Se i trustee adempiono ai loro doveri fiduciari nei confronti dei genitori, potrebbero dedicare il loro tempo ad analizzare e valutare ciò che il personale amministrativo del Provveditorato – il lato operativo dell’organizzazione – offre per l’investimento che la sua utenza infonde nell’educazione dei figli della famiglia. Nessun consiglio scolastico ha registrato un calo più netto delle iscrizioni degli studenti rispetto al TCDSB da quando il suo attuale segretario-direttore, Brendan Browne, è stato nominato.

La qualità del suo prodotto in aula è stata messa in discussione dai risultati dell’unico test provinciale obiettivo e standardizzato, EQAO. Browne ha chiesto al suo dipartimento di comunicazione di produrre storie progettate per far girare qualcosa di diverso su alcuni organi di stampa e media durante i periodi di “magra” di notizie. L’esercizio è risibile.

Gli statuti consiliari e gli editti provinciali richiedono ancora una segnalazione scritta al Consiglio dei Trustee per l’approvazione e la responsabilità nei confronti del pubblico e del Ministero – anche per le voci presentate solo “a titolo informativo”. Come le Relazioni in programma per la riunione del 1° settembre del Comitato per il Rendimento e il Benessere degli Studenti.

Caratterizzare l’incontro come una debacle sarebbe come ricoprirlo di lodi esaltanti. Si è concentrato principalmente su un rapporto del Sovrintendente all’Equità, che, dopo appena un anno di mandato, ha già trovato pascoli più verdi altrove. Lui e il suo dipartimento sono un progetto speciale del Segretario-Direttore che si propone come un “leader trasformazionale”.

La questione avrebbe dovuto essere risolta rapidamente, ma Browne deve aver chiesto ad alcuni dei suoi scagnozzi, i trustee Li Preti e Rizzo, di proporre una mozione che prodiga livelli stratosferici di elogi su una questione che è stata al centro delle sfide legali e istruttive del Provveditorato da quando Browne è approdato al Consiglio. La riunione ha perso il quorum. Sono stati costretti a rinviarla temporaneamente.

Per trenta minuti, “un gruppo di ricerca” ha perlustrato in lungo e in largo alla ricerca dei trustee assenti / riluttanti in modo che si potesse votare. Di Pasquale sembra che fosse impegnato nella campagna elettorale; De Domenico, il quarto fiduciario del gruppo dissenziente/disgregatore, finalmente si è “fatto vivo” per salvare la faccia a Browne. Contrariamente alle linee guida del codice di condotta del fiduciario, i rapporti sui social media suggeriscono che entrambi stavano facendo campagna elettorale quando avrebbero dovuto essere al Provveditorato.

Trattandosi di un anno elettorale, le telefonate e le e-mail al Corriere sono state quasi immediate. Non sono stati gentili con Browne, la sua agenda personale, le sue tattiche o il comportamento dei suoi amministratori (Di Pasquale, De Domenico, Li Preti e Rizzo) nel Provveditorato. Le parole “conflitto di interessi” e “corruzione” sono emerse più di quanto avrebbero dovuto.

Un individuo insistente e informato, incuriosito dal recente riferimento di Browne alla costruzione presso la scuola (Regina Mundi) si è recato sul posto per verificare di persona se il nostro rapporto fosse accurato. Ha scoperto che un contratto di ristrutturazione per riutilizzare l’interno del liceo adiacente (ex Accademia Dante Alighieri) come nuovo Regina Mundi era stato concesso a una società membro del Bondfield Construction Group.

Bondfield, in particolare le sue pratiche commerciali, era stata oggetto di un’indagine da parte del Globe and Mail, nonché delle forze dell’ordine, per presunti schemi di fatturazione [e tangenti] falsi su progetti finanziati con fondi pubblici (vedi atti del tribunale: CV -19-630908-00CL e CV-20-00636754-00CL del 20210319). Gli importi in questione erano di decine di milioni di dollari.

La Corte si è pronunciata contro Bondfield. È lecito chiedersi come l’azienda possa superare lo “screening” del processo di richiesta di proposta senza l’approvazione del segretario-direttore Browne o del fiduciario responsabile della scuola, Maria Rizzo.

Rizzo aveva proposto e sostenuto la demolizione sia di Regina Mundi che di Dante Alighieri (aperta nel 1976) come parte di un grande progetto per trasformare l’angolo sud-ovest di Dufferin e Lawrence W. in un “paradiso condominiale”.

Gli studenti della Dante sono stati reindirizzati al Don Bosco, ex liceo del Etobicoke School Board aperto nel 1971. Dista 10,4 km. Ottima pianificazione!

Traduzione in Italiano a cura di Marzio Pelù

Nella foto, Brendan Browne (screenshot tratto dal video di un meeting del TCDSB)

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